Finalmente torna la Roma: mai come in questa sosta ci è mancato il calcio giocato. Ma come giocheranno i giallorossi?
Gli ultimi dieci giorni sono stati atipici, di calcio si è parlato tantissimo ma di calcio giocato se ne è visto davvero poco. Già di per sé, durante la sosta nazionali al tifoso medio sembra mancare qualcosa, non c’è niente da fare: la Serie A e le coppe europee sono un’altra cosa. Ma mai come questa volta, tra scommesse, accuse, finte e vere rivelazioni, cavalli e chi più ne ha più ne metta, abbiamo sentito la mancanza del calcio giocato. Ora, però, proviamo a voltare pagina, mentre le indagini – giustamente – continuano.
Dopo un inizio di stagione a rilento, alla ripresa del campionato la Roma sarà costretta a fare punti per risalire la classifica. Missione non semplice, viste le avversarie che i giallorossi affronteranno e il calendario fitto di impegni. Monza, Slavia Praga, Inter, Lecce, ancora Slavia Praga e infine il derby con la Lazio. Sei partite, per nulla facili, in ventidue giorni. Sei partite da non sbagliare. E allora, a pochi giorni dall’inizio di questo tour de force, proviamo a fare quello che in questi giorni ci è tanto mancato: parlare di campo. Come affronterà Mourinho questi impegni così ravvicinati e così importanti? Proviamo a immaginarlo insieme.
IN PORTA NON SI CAMBIA, LA DIFESA ASPETTA SMALLING E LLORENTE - La gestione del portiere è sicuramente quella più semplice. Rui Patricio, nonostante le prestazioni sottotono di inizio stagione, resta ancora il portiere titolare, con Svilar che verrà confermato nelle due partite di Europa League. Spostandoci in difesa, la situazione si fa già più interessante. L’attesa è tutta per i rientri di Smalling e Llorente, grandi assenti delle ultime gare prima della sosta. Lo spagnolo sembra essere più vicino al rientro e potrebbe trovare spazio già contro il Monza o, altrimenti, nell’andata contro lo Slavia Praga. Procede più a rilento, invece, il recupero di Smalling, che punta a esserci nel big match contro l’Inter. Nell’attesa dei loro rientri, quindi, Cristante continuerà a dover giocare in difesa e poi potrà tornare a centrocampo. Quando poi Smalling e Llorente saranno rientrati a pieno regime, potranno riposare – a turno – anche Mancini e Ndicka. Possiamo immaginare che uno sederà in panchina contro il Lecce e l’altro nel ritorno contro lo Slavia Praga.
LOTTA SULLE FASCE, POCA SCELTA IN MEZZO - Sugli esterni, invece, continuerà l’alternanza che abbiamo già visto da inizio stagione. A destra ci sono Karsdorp, Celik e Kristensen per una maglia, con il danese che avrà più spazio in campionato non essendo inserito in lista Uefa. A sinistra, invece, è lotta a due tra Spinazzola e Zalewski, visto che El Shaarawy dovrebbe tornare a giocare più in avanti a causa degli stop di Dybala e Pellegrini. A centrocampo al momento Paredes è intoccabile e potrebbe giocare anche tutte e sei le partite. Con lui nelle prime partite ci saranno Aouar e Bove, in attesa che Cristante possa tornare a giocare più avanti e del rientro di Renato Sanches. Il giovane Pagano, infine, può essere un jolly a partita in corso, difficilmente Mou si affiderà a lui dall’inizio.
LUKAKU, BELOTTI, EL SHA E... AZMOUN - In avanti, superfluo dirlo, Lukaku è intoccabile. Con il belga, protagonista anche in nazionale, spazio a uno tra Belotti ed El Shaarawy. Azmoun può diventare la sorpresa: con Pellegrini e Dybala out, potrà avere qualche minuto in più a disposizione per provare a dimostrare il suo valore. Infine, proprio i due big infortunati puntano a tornare in campo prima della prossima sosta. Ma vista la loro storia clinica, non verranno sicuramente presi rischi. Quel che è certo è che la loro assenza si sentirà in campo, quel campo che in questi giorni è tanto mancato anche a noi.