Spezia-Roma 0-1 - Le pagelle del match
Rui Patricio 6: si annoia per quasi tutta la gara. Gestisce bene l’ordinaria amministrazione.
Mancini 5,5: subito vicino al vantaggio con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Non sempre preciso negli anticipi. Ammonito, viene sostituito all’intervallo. Dal 46’ Zaniolo 7: quando ha la palla tra i piedi sembra poter creare un pericolo da un momento all’altro. Va più volte vicino al gol ma trova Provedel a negargli la rete. Alla fine, ci mette la faccia e la testa e conquista il rigore deicisivo.
Smalling 6,5: puntuale nelle chiusure, non commette sbavature.
Kumbulla 6,5: conferma il suo buon periodo di forma con una buona prova.
Karsdorp 6: fa su e giù per tutta la fascia con la Roma che lo cerca con improvvise verticalizzazioni.
Cristante 6,5: verticalizza con molta qualità soprattutto nel primo tempo. Sul pezzo.
Veretout 6,5: in crescita rispetto alle ultime, opache prestazioni. Più nel vivo del gioco e più dinamico, va anche vicino al gol nel primo tempo. Dal 68’ El Shaarawy 5,5: non riesce a incidere.
Zalewski 6: lanciato a sorpresa dal primo minuto, crea qualche pericolo ai liguri soprattutto nella ripresa, con alcune buone incursioni. Si sacrifica molto in copertura ed effettua alcune buone diagonali difensive, faticando nell’uno contro uno difensivo. Dal 80’ Shomurodov 5,5: evanescente come El Shaarawy, combina ben poco.
Mkhitaryan 6,5: impreciso nel primo tempo, cresce nella ripresa sfiorando il gol in un paio di occasioni. Dal 90’+2 Bove SV.
Pellegrini 7: primo tempo di ottima qualità per il numero 7 giallorosso, che trova una giocata che avrebbe meritato il gol e che, invece, trova solo un palo. Nella ripresa, si divora una grande occasione e riprende il fiato nella parte centrale della ripresa. Impegna, successivamente, in altre occasioni Provedel senza riuscire a trovare il gol ma dà tutto fino all’ultimo, impegnandosi anche in fase di copertura. Sfiora il gol su punizione.
Abraham 7: il peggiore della Roma fino al minuto 98.03, quando si prende la responsabilità di un rigore pesantissimo. In quelle occasioni, non basta la qualità ma serve, soprattutto, la personalità, quella che Mourinho cerca da tutta la stagione. La personalità di tirare non un rigore centrale, sperando nel movimento del portiere, ma la personalità di calciare un rigore angolatissimo, a fin di palo, imprendibile, rischioso, vincente.
Mourinho 6,5: non va fisicamente in panchina ma prepara molto bene la partita con la Roma che sfodera una delle migliori prestazioni degli ultimi mesi. Due criticità: le infinite occasioni sprecate dai giallorossi (e non è la prima volta) e l’aver buttato in campo tutti i giocatori offensivi a disposizione, che non ha aiutato la Roma nello sviluppo del gioco. La determinazione nel ricercare il gol fino all’ultimo e l’aver mantenuto sempre la lucidità è invece un punto di merito per i giocatori capitolini.