Caudo: "Lo stadio nuovo? Sarà fondamentale la cura del ferro"

14.07.2014 09:00 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Caudo: "Lo stadio nuovo? Sarà fondamentale la cura del ferro"

L’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo, è tornato a parlare del nuovo stadio che la Roma vuole costruire. Questa uno stralcio dell'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera.

Assessore, buongiorno. Ma quindi farete lo stadio a Tor di Valle così come si legge in questi giorni? Così senza metropolitana e con 220 milioni di compensazioni? 
"Due premesse. La prima: qualsiasi proposta è soggetta a modifiche e quindi anche questa. La seconda: io lo chiamerei lo stadio della trasparenza, visto che il dibattito a tratti polemico al quale lei faceva riferimento l’ho voluto io perché tutti i documenti sono nella Casa della Città, un luogo tra Garbatella e Ostiense nel quale tutti i romani possono visionare questo e altri importanti progetti. Tutto aperto ai cittadini, altro segno di discontinuità col passato". 

Il progetto, nel merito. 
"La proposta ci è stata presentata da un gruppo privato in accordo con la Roma, sulla base di una legge nazionale. Per me si tratta di una proposta semplicistica: oltre i 340 milioni per lo stadio ne metterebbero 50 per le opere infrastrutturali, gli altri 220 andrebbero compensati con edificabilità per uffici…". 

Troppi? 
"Ragioniamo, il progetto è complesso e vale, euro in più euro in meno, un miliardo. Sia chiaro: io non ho pregiudizi ma l’amministrazione non può ridursi al ruolo di passacarte e nell’operazione dev’esserci spazio per l’utilità pubblica. 220 milioni da compensare sono troppi o pochi? Io in verità, in un momento nel quale a Roma grazie al piano casa molti uffici si stanno trasformando in case, rilancerei: cosa ne sarà di questi uffici una volta completati? Rimarranno vuoti? C’è una capacità di attrarre investimenti e creare nuova occupazione? Sono queste le domande a cui si deve dare una risposta". 


Ce ne sarebbe un’altra, prima: la metropolitana… 
"La cura del ferro per quella zona non è solamente importante, è fondamentale. Lì ci sono tre stazioni: Tor Di Valle sulla Roma-Lido, Muratella e Magliana sulla tratta del trenino da Fiumicino. In questo senso la loro proposta è carente: propongono di arrivare a Tor Di Valle con la linea B. Evidentemente non basta, perché tutte le tratte, inclusa quella del trenino, devono essere in rete. La nostra condizione è chiara: allo stadio bisogna poter arrivare in metropolitana. Voglio dire che in questa proposta l’interesse della Roma e quello dei privati sono chiari: ma quello pubblico?".