Kolarov: "Inutile parlare di scudetto dopo poche partite. Ora sfruttiamo i due match in casa"

22.10.2017 18:02 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Kolarov: "Inutile parlare di scudetto dopo poche partite. Ora sfruttiamo i due match in casa"
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Kolarov a Premium Sport a fine partita

“È inutile parlare di scudetto dopo poche partite, era importante vincere dopo Londra ora abbiamo due partite in casa che dobbiamo vincere. Meglio fuori casa? Non lo perché, io sono qui da tre mesi. Cerchiamo di fare bene anche in casa, è solo una cosa fortuita questa qui, noi giochiamo per raccogliere punti. Leader della Roma? Io cerco di dare sempre il massimo, a volte faccio meglio altre volte no. Sembra che sono qui da due anni, sono stato accolto benissimo, non è importante chi segna, l’importante è vincere. Sono contento, dobbiamo continuare così. Vincere qualcosa? Non lo so, è presto, poi dove arriviamo arriviamo ma è inutile illudersi ad ottobre. Aggettivo per la Roma? Lascio ad altri questo onere”.

Kolarov a Sky Sport

“Kolarov alla Mihajlovic? Si, mi piacerebbe. È stato il mio idolo da piccolo, fin dai tempi della Stella Rossa. Ci tenevo a far gol con lui. Sono contento, soprattutto per il risultato. Questi tre punti sono una prova di continuità. Avevamo fatto una buona gara a Londra dove meritavamo di vincere, non era facile oggi con tutte queste gare da giocare, soprattutto contro un'ottima squadra. Abbiamo sofferto un po', non abbiamo giocato benissimo ma era importante vincere. Il Torino veniva da 2 risultati negativi, voleva vincere. In campo ci sono anche gli avversari, per noi non era facile visto che siamo tornati da 3 giorni da Londra. Sono contento, un segnale di continuità. Segnale al campionato? La Roma c'era prima, c'è adesso e ci sarà anche tra dieci giornate. Sappiamo di essere forti ma serve vincere per dimostrarlo. La strada è lunga, dobbiamo continuare il nostro campionato”.

Kolarov a Roma TV

“Se pensavo di essere così importante? Cerco di fare sempre bene, faccio quello che posso per le mie qualità, cerco di dare sempre il massimo. Faccio anche gol e va bene così. Non voglio dire le solite cose, ma era importante vincere soprattutto oggi, abbiamo fatto una bella partita a Londra, oggi era importantissimo vincere per stare attaccati alle prime quattro posizioni. Quando bisogna vincere a volte bisogna giocare uno contro uno, io cerco di pressare alto e Moreno rischia l’uno contro uno, ma se recuperiamo palla ci avviciniamo alla porta. Per Hector era la prima da titolare, bisogna continuare così. Il mio segreto? Secondo me è tutta questione di testa, le qualità ci sono, alcuni ne hanno di più e altri di meno, cerco di stare bene fisicamente, le gare le preparo tutte allo stesso modo, non cambia chi è l’avversario. Le partite che non contano tanto in realtà risolvono tutto. Bisogna stare con i piedi per terra. Abbraccio con Mihajlović? Sinisa è come un padre, come un fratello maggiore, lo conosco da 15 anni. Lo volevo salutare, ci tengo”.