ESCLUSIVA VG - Tavagnacco, Cecotti: "Contro la Roma a testa alta, non abbiamo nulla da perdere. Ho giocato con Erzen, lotta su tutti i palloni"
Domenica alle ore 12:30 al Tre Fontane la Roma di coach Bavagnoli affronta il Tavagnacco, per l'ottava giornata di Serie A Femminile. Le giallorosse, reduci da due sconfitte consecutive, cercano il riscatto per rilanciarsi alla corsa alle prime posizioni. Chiara Cecotti, difensore della squadra friulana, ha parlato in esclusiva a Vocegiallorossa.it:
Dopo i due pareggi iniziali, il Tavagnacco ha collezionato cinque sconfitte consecutive. Come uscire da questo momento difficile?
«Sicuramente continuando ad allenarci bene, ma soprattutto rimanendo unite, perché se ognuno inizia a pensare solo a se stessa penso non ci sia via d’uscita».
Cosa non ha funzionato in questo inizio di stagione?
«Secondo me è mancata un po’ di “cattiveria”. Poi un cambiamento così radicale della rosa sicuramente non ha aiutato, con tante straniere che hanno un modo di giocare diverso e non capiscono la lingua e con molte ragazze giovani alla prima esperienza in Serie A».
Anche la Roma vive una mini crisi, dopo le gare perse contro la Florentia e la Juventus, credi che ormai Milan, Juventus e Fiorentina abbiano un distacco poco colmabile?
«Penso che nel calcio tutto sia possibile. Juventus, Fiorentina e Milan hanno confermato le aspettative, la Roma ha perso due partite ma nulla è già scritto, il calcio è imprevedibile. In questi anni il campionato non lo si è vinto mai prima dell'ultima o penultima giornata, c'è tempo, vedremo».
Hai giocato insieme a Kaja Erzen, ora alla corte di Bavagnoli. Nell'ultimo periodo è riuscita a trovare la via del gol sia con la Roma che in nazionale con la Slovenia. Che tipo di calciatrice è? Qual è secondo te il suo miglior pregio?
«Ho giocato con Kaja due stagioni, è una giocatrice veloce e con fisico, ma penso che il suo miglior pregio sia lottare per tutta la partita e su tutti i palloni».
Che tipo di gara ci dobbiamo aspettare?
«Noi non abbiamo niente da perdere, andiamo a Roma a testa alta e con i piedi per terra, consapevoli che la ruota girerà anche a nostro favore. Sicuramente sarà una battaglia».
Domenica dovresti trovarti di fronte ad Annamaria Serturini, è un duello che può indirizzare il match?
«Sertu è tanti anni che la conosco e ci gioco contro. Se giocherò sarà solo uno dei tanti duelli che ci saranno domenica e saranno tutti importanti. Se ci sarà, sarà sicuramente un bel duello pulito, leale e soprattutto bergamasco».
Nell'Italia Under 17 sei stata convocata e allenata da Rita Guarino, un ricordo di quei momenti? La sua Juventus ha dominato al Tre Fontane domenica scorsa, è la miglior tecnica italiana al momento?
«Uno dei ricordi più belli è la fase élite giocata in Italia con la qualificazione all’Europeo in Bielorussia, un’emozione incredibile.
Non so se è la migliore, ma sicuramente è una delle migliori, sa come tirare fuori il meglio da tutte e trasmettere la sua esperienza. Prima di essere una grande allenatrice, però, è una grande persona e donna».
Hai fatto esperienza nelle giovanili delle Nazionali prima del Mondiale di Francia, uno spartiacque per il movimento del calcio femminile italiano. Come cambiano, in un periodo di grande crescita generale, le aspettative di una giovane calciatrice? È stato presentato un emendamento per agevolare il professionismo negli sport femminile, è una tappa fondamentale di questo sviluppo?
«L’ambizione di giocare in un club importante dove sei considerato professionista c’è, penso sia la cosa più importante per metterti nelle condizioni di poter migliorare e pensare solo a quello. Secondo me è giusto che si arrivi al professionismo, ma per le società che sono in grado di esserlo. È un percorso lento che richiede tempo ed in questo “progetto” penso debba rientrare solo chi è veramente in grado di permettere la crescita di questo movimento».
Secondo te, quale giovane calciatrice si sta mettendo maggiormente in evidenza in Serie A?
«Per ora mi ha colpito Gloria Marinelli (attaccante dell'Inter, ndr), sta facendo molto bene. È una giocatrice molto intelligente che è riuscita a trovare il suo equilibrio, sfruttando al meglio tecnica e fisico».