Esclusiva VG - Pelizzoli: "L'Entella sputerà l'anima contro la Roma. Olsen mi piace: non è facile essere il titolare dopo Alisson"
Lunedì 14 gennaio alle ore 21:00 all’Olimpico, la Roma di Eusebio Di Francesco inaugurerà il 2019 e il suo cammino in Coppa Italia, affrontando l’Entella di Roberto Boscaglia. Per parlare della sfida in programma e non solo, la redazione di Vocegiallorossa.it ha contattato un doppio ex d’eccellenza: Ivan Pelizzoli.
Che giudizio dà alla stagione dei giallorossi?
“Una stagione tra alti e bassi. I giallorossi hanno avuto difficoltà in alcune partite mentre in altre si sono comportati egregiamente. La squadra è giovane e nuova e non ha ancora trovato la sua identità secondo me. Non so dove poter inserire la squadra: se nelle primissime posizioni del campionato o appena sotto".
Le recenti vittorie in campionato possono certificare l’uscita dalla crisi per la Roma?
“Secondo me sì. C’è da dire che in Champions League la squadra si sta comportando bene, avendo superato il girone. Il Porto è un’opportunità ulteriore per andare avanti nel cammino: è un avversario abbordabile”.
Che giudizio si è fatto su Olsen?
“All’inizio ha pagato un po’ lo scotto della Serie A, che è un campionato diverso dagli altri e molto difficile. Anche l’impatto con l’ambiente di Roma può aver influito sul rendimento iniziale. Adesso si vede che ha la consapevolezza di conoscere meglio il nostro campionato. È un buonissimo portiere. Ultimamente sta facendo bene, Genoa a parte. Anche contro la Juventus è stato uno dei migliori in campo. Sono contento di lui perché essere il titolare l’anno dopo di Alisson non è facile. Anche questo peso può aver influito sulle sue prestazioni iniziali”.
La Roma affronterà in Coppa Italia un avversario abbordabile sulla carta: l’Entella. Che partita si aspetta?
“La Roma deve andare in campo senza strafare perché l’Entella ha un’anima importante che si esalta contro le grandi squadre. Hanno un bravo allenatore e dietro hanno un presidente fantastico, che sa trasmettere la voglia di vincere ai suoi calciatori. Sulla carta può essere facile ma in realtà non lo è. L’Entella sputerà l'anima fino al 95’. Se la Roma gioca da Roma però non ce ne sarà per nessuno. L'unico vero avversario di lunedì sera per i giallorossi saranno loro stessi”.
Che ricordi ha della sua esperienza all’Entella?
“Ho ricordi buoni per la prima parte di stagione. Poi però mi sono rotto la spalla e da lì sono iniziati cinque sei mesi molto duri per me, tra fisioterapia e riabilitazione. Mi dispiace di non essere riuscito a giocare le ultime partite. Il giudizio complessivo sull’esperienza ligure è comunque positivo perché ho conosciuto una persona speciale come il presidente Gozzi, che fa tutto con il cuore. Anche l’ambiente Entella è stato molto accogliente: mi sono sentito in famiglia”.