ESCLUSIVA VG, Nela: "Società? Non credo alla pista straniera. Adriano? Ci credevo ma fin qui non ha fatto quasi nulla"

L'ex terzino della Roma, Sebino Nela, è intervenuto a "Vocegiallorossa On Air" in onda su Radio Power Station 100.50 dal lunedì al venerdì dalle 21 alle 22
06.01.2011 06:00 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
ESCLUSIVA VG, Nela: "Società? Non credo alla pista straniera. Adriano? Ci credevo ma fin qui non ha fatto quasi nulla"
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© foto di Andrea Pasquinucci

Sebino Nela a "Vocegiallorossa On Air"

 

"Mercato? Molte squadre hanno ancora tanti giorni per migliorarsi. C'è curiosità per l'esordio di Leonardo sulla panchina dell'Inter e anche di vedere Cassano con la maglia del Milan. Questo è un campionato particolare, non c'è nessuna squadra che scappa, come gli anni scorsi, è tutto aperto.
Behrami? Buon giocatore, come tanti altri, ma non è un fuoriclasse. Poi si decide anche in base alla disponibilità economica.
Se dovesse venire va benissimo, è giocatore in più che può fare comodo.
Cicinho? Non l'ho mai considerato un esterno basso di difesa, tecnicamente è valido, può dare qualcosa ma non partendo da titolare e giocando a centrocampo perché ha qualche problema a fare l'esterno basso. Cassetti si è meritato il posto da titolare mentre Rosi potrebbe spadroneggiare con la struttura fisica che ha ma occorre perderci tempo con i giovani. Il problema è che non si ha il tempo. Può diventare un buon giocatore.
Pizarro? Non ho capito molto della situazione che si è creata. Meno male che esistono giocatori come lui, qualcuno ha provato a convicerci che bisogna semplicemente essere alti e correre per giocare a pallone ma serve anche la tecnica. Se dovesse andare via mi dispiacerebbe.
Adriano? Ci credevo, era una grossa scommessa. Mi aveva fatto ben sperare la sua decisione di rimettersi in discussione, tornando in Italia, ma fin qui ha dato un contributo quasi nullo alla causa.
Gli americani? Di bugie se ne sono dette tante. Degli americani non so nulla, dei tanti pretendenti di cui si vociferava ne sono rimasti in pochi, forse solo due. Di sicuro sappiamo che c'è Angelucci ma degli altri non si conosce nulla. Entro gennaio credo che avverà il passaggio di comproprietà, non credo alla pista straniera. Non ci sarebbe convenienza ad investire in Italia, anche per questioni fiscali".