Vucinic è così, prendere o lasciare

31.10.2010 00:49 di  Alessandro Carducci   vedi letture
Vucinic è così, prendere o lasciare
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Sembrava proprio che la palla non volesse entrare. Prima la traversa di Vucinic, poi quella di Borriello, prima ancora quella di Corvia che ha provocato un brivido sulla schiena di tutti i romanisti. Poi l'errore sotto porta di Borriello, gli errori di Vucinic e le parate di Rosati. Tutto faceva presagire ad un'altra serataccia per la Roma. Una Roma schierata con un arrembante 4-3-3, con un centrocampo muscolare formato da Perrotta, De Rossi e Brighi, che hanno dovuto correre anche per i tre davanti, Vucinic, Totti e Borriello, poco propensi a dare una mano in difesa. Il montenegrino, rispetto a Parma, è parso meno nervoso e fin da subito ha fatto capire al suo diretto avversario che per lui sarebbe stata una serata molto difficile. L'ex attaccante del Lecce è stato devastante sulla sinistra, segnando un gol, colpendo una traversa e fallendo almeno altre tre occasioni. Come di consueto, divide la critica e i tifosi, che lo vorrebbero più cattivo sotto porta, più cinico. Cosa che probabilmente non sarà mai. Lui è così: genio e sregolatezza. Risolve le partite più delicate, segna gol pesantissimi e spesso decisivi ma sbaglia molti gol che un comunissimo bomber di media caratura realizzerebbe. E' fatto così: prendere e lasciare. E una grande squadra non può non prendere un giocatore dalla classe così cristallina, che si esalta nei match decisivi e che dà sempre l'impressione di poter risolvere l'incontro da un momento all'altro, con un guizzo improvviso. Fisicamente non sta ancora bene, essendosi allenato pochissimo in questo inizio di stagione, e forse anche questo lo penalizza sotto porta. Nel dopo gara ha dichiarato di sbagliare molti gol proprio a causa della stanchezza. Poco importa. Le grandi squadre devono avere in rosa anche giocatori così. Giocatori incostanti ma che hanno la qualità e la classe di risolvere il match in qualsiasi istante.

TOTTI  Il capitano giallorosso si sta pian piano abituando a non dover più essere il terminale offensivo della Roma, ruolo che ha ricoperto con merito negli ultimi anni, da quando Spalletti cucì sulle maglie dei giocatori quel 4-2-3-1 che ancora adesso sembra essere il modulo che i calciatori sanno applicare meglio. Con Borriello avrà meno possibilità di segnare, ormai è noto a tutti, ma ieri alcuni scambi con Vucinic sono stati da manuale del calcio, così come alcune aperture di prima, alla Totti vecchia maniera.

BURDISSO Merita una nota di merito. Non solo per la rete segnata, che ha sbloccato la partita, ma soprattutto per i due gol che ha evitato con due grandissimi interventi su Corvia. Bentornato Bandito, chapeau!