Un mese inutile, il consiglio è staccare la spina fino a luglio

A causa dello scellerato Mondiale in Qatar tra novembre e dicembre 2022, la stagione che si è appena conclusa è stata più lunga del previsto. Un inizio prima di Ferragosto e una chiusura a inizio giugno per dieci mesi dove il calcio ha tenuto sempre banco, con partite quasi tutti i giorni e in più slot orari possibili (e in futuro sarà ancor peggio). 

Finalmente i campionati sono conclusi ed è arrivato il momento di staccare la spina almeno per tutto questo mese. Giugno, infatti, è un periodo pressoché vuoto per i calciofili e dunque utile per rifiatare. A parte gli incontri della Final Four di Nations League, accattivanti quanto La corazzata Potemkin cui è stato costretto ad assistere il povero Fantozzi, a giugno non c’è assolutamente nulla di interessante.

Qualcuno giustamente potrebbe obiettare dicendo che qualcosa c’è a livello giovanile, ma forse è troppo poco per convincere le persone a riunirsi e stare insieme in questo periodo come quando ci sono Europei o Mondiali (sempre se l’Italia si qualifica verrebbe da dire).

Qualcun altro, invece, potrebbe dire che c’è il calciomercato e quindi occorre essere vigili perché la propria squadra può acquistare o cedere giocatori. Senza voler smorzare i sogni dei tifosi, in casa Roma le uniche operazioni possibili in questo mese sono a parametro zero (Aouar e Ndicka su tutte) quindi appare stucchevole ricordare che la priorità in questo lasso di tempo sia vendere per questioni di bilancio (situazione che si ripropone da anni).

Insomma, nulla di nuovo e niente di così entusiasmante da poter catturare l’attenzione degli appassionati. Chiusa anche la Champions League, giugno si appresta a proseguire nella noia assoluta tra gare inutili ed effimere voci di mercato. A meno di qualche scoop improvviso, il consiglio è quello di staccare la spina e provare a non pensare al calcio sino a fine mese.

Per usare un termine tecnico, la ripresa è prevista a luglio con l’avvio ufficiale del calciomercato, i ritiri e le prime amichevoli, fino ad allora godiamoci questo periodo povero di tutto.