Un derby che sembra il prosieguo del match contro la Real Sociedad: non basta difendersi soltanto. Ora la sosta per abbassare il livello di nervosismo

21.03.2023 16:00 di Luca d'Alessandro Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Un derby che sembra il prosieguo del match contro la Real Sociedad: non basta difendersi soltanto. Ora la sosta per abbassare il livello di nervosismo

La Roma per un brutto derby. Brutto per il risultato e per come sia stato gioco. Un derby che lancia la Lazio al secondo posto (+5), ma che non compromette la corsa Champions League dei giallorossi, passando per il campionato (c'è sempre la via dell'Europa League). Un derby abbastanza prevedibile con la Roma che fa il proprio gioco, ovvero quello di attendere, e la Lazio fa il suo, sfruttando al meglio le proprie doti. 

Un derby che ha un grosso punto di domanda, ovverosia, quale e se ci sarebbe stata una strategia di gara da parte di Mourinho, se non fosse stato espulso Ibanez così presto. Per capire, un po' in stile Roma-Juventus, con un inizio senza punte di riferimento, in attesa di far entrare Abraham. 

Domanda che non avrà una risposta e quindi tocca analizzare una Roma che perde il derby senza aver mai dato l'impressione di essere stata in partita. Una gara sembrava fosse il prosieguo della di quella contro la Real Socidedad, con una squadra che ha pensato quasi e soltanto a difendere, anche in 11 vs 11. Con l'uomo in meno, l'atteggiamento diventa giustificato. Resta che la Roma non è riuscita mai a sfruttare i propri punti di forza: da Dybala in giornata no, alle palle inattive, perché se non crei è difficile ottenere calci d'angolo o punizioni. L'amaro in bocca è proprio quest'ultimo aspetto e lo si è visto in occasione dell'autogol di Casale, poi annullato dal VAR per fuorigioco di Smalling. La Lazio di Sarri è una squadra molto fragile in difesa, una squadra che ha subito 10 rimonte tra campionato ed Europa League in questa stagione e la Roma ha fatto poco o nulla per giocare sui difetti dell'avversario. C'è riuscito Sarri col mismatch Zaccagni-Zalewski. 

Ora la sosta per ricaricare un po' le pile e allentare una tensione arrivata alle stelle nelle ultime gare, con giocatori e panchina che hanno rimediato parecchie espulsioni. Alla fine la sconfitta cambia poco o nulla per quanto riguarda la stagione. Bisognerà vedere come la squadra riuscirà, nella previsione che possa arrivare fino alla finale di Budapest (visto il tabellone), a gestire il doppio confronto, perché da quando sono iniziati i playoff, nelle ultime 5 giornate di Serie A, la Roma ha collezionato ben 3 sconfitte.