The show must go on
“Aiutateci anche voi non dicendo che è una botta psicologica, altrimenti ce la fate venire voi…”. Possono sembrare un mettere le mani avanti queste dichiarazioni rilasciate da Alessandro Florenzi in zona mista al Camp Nou, ma il jolly giallorosso con queste poche parole ha perfettamente fotografato ciò che puntualmente accade dopo risultati fortemente negativi come quello che ha rimediato la Roma e che, particolare da non tralasciare, non cambia assolutamente nulla a livello pratico, né nell’economia del gruppo di Champions League, in cui ai giallorossi basterà vincere la partita meno complessa delle sei in programma (e un mancato raggiungimento di questo risultato certificherebbe anche la totale inadeguatezza della squadra di Garcia alla competizione), né in campionato, se si sarà bravi o quantomeno furbi nell’evitare le famose ripercussioni, che finirebbero alla lunga per diventare alibi, come successo nella scorsa stagione dopo Roma-Bayern Monaco (gara che tra l’altro, esattamente come Barcellona-Roma, non portò alcun maleficio in chiave passaggio agli ottavi), finita a sproposito per diventare la causa di tutti i mali della Roma dal mese di novembre in poi.
Contro il Barcellona la Roma (allenatore e giocatori) ha commesso degli errori marchiani, impensabili persino a un livello di calcio ben minore rispetto a quello della Champions League, ma non può essere ancora una volta un pur pesante KO con uno dei migliori club al mondo a minare le già non molte certezze soprattutto tattiche di questo gruppo, che ha comunque le qualità per rimanere potenzialmente in grado di centrare i suoi obiettivi. Il minimizzare da parte di Rudi Garcia nelle interviste del postgara è stato ancora una volta preso come un tentativo del francese di sottrarsi alle sue responsabilità: detto che un anno fa, nel post-Bayern, il tecnico si prese al 100% le colpe di quella partita, e che è in stanze diverse rispetto a una sala conferenze che bisogna fare il punto della situazione, il suo atteggiamento puntava, probabilmente, a cercare di passare oltre il più rapidamente possibile, unico modo per far sì che il 6-1 catalano significhi solo un -5 in una differenza reti che non avrà alcun peso in classifica. È un concetto basilare, che evidentemente da queste parti si fatica però a digerire e il perché non è dato saperlo, preferendo invece parlare di presunzione e fare processi a intermittenza che non hanno alcuna utilità. Non porterebbe benefici soffermarsi sulla gara di martedì neanche per cercare di trarne qualche lezione da imparare: tutto ciò che può costituire errore da non ripetere andava appreso prima e a prescindere dal rovescio subìto. The show must go on è il mantra di un attore che prende una topica nel corso del suo spettacolo, lo stesso mantra è quello che deve seguire la Roma già a partire da domenica contro l’Atalanta. Il resto doveva essere fatto prima e dovrà comunque essere fatto dopo la disfatta europea.