Si corre verso fine stagione: domenica il prologo con gli strascichi del derby

Vocegiallorossa.it

È passata più di una settimana, ma il derby, purtroppo per la Roma, non è ancora finito. Non per i vari strascichi più o meno polemici di sfottò e dichiarazioni varie, ma più banalmente, per quelli disciplinari che la stracittadina ha avuto. Le squalifiche di Ibanez, Mancini e Cristante, oltre a quella ancora da esaurire di Kumbulla, costringeranno Mourinho a schierare una formazione decisamente lontana da quella standard domenica contro la Sampdoria, nel prologo di una corsa a tappe che ci condurrà verso la linea d’arrivo della stagione.

Delle possibili soluzioni che il portoghese potrà attuare per tamponare l’emergenza abbiamo già parlato; quello di cui si è parlato di meno sono le conseguenze che queste soluzioni potranno avere sul finale dell’annata. Arrivati a questo punto di campionato e coppe, bisogna aver scelto un assetto e un gruppo di uomini principali, da mettere in campo negli appuntamenti decisivi per avere una massima affidabilità, in un momento nel quale commettere errori è un peccato ancora più grave rispetto all’autunno e all’inverno. Ma è pure vero che ogni momento è buono per scoprire cose nuove o riscoprire cose vecchie che amplino l’arsenale, proprio perché anche gli avversari ormai conoscono la Roma e sorprenderli potrebbe avere doppio valore, per gli stessi motivi di cui sopra.

E allora, che sia l’utilizzo di Celik come terzo di difesa, che sia il passaggio alla difesa a quattro, che sia qualsiasi altra cosa possa uscire dalla testa di Mourinho per tamponare l’emorragia di difensori che il tecnico giallorosso dovrà affrontare, Roma-Sampdoria può diventare anche un’occasione, specie perché tutto questo accade in occasione di una partita contro una squadra non certo tra le migliori del campionato e tra le mura amiche, con l’ennesimo sold out a fare da contorno. Per iniziare la parte decisiva della stazione con un’arma in più.