Serietà e pianificazione
Stiamo assistendo in questi giorni a un simpatico teatrino che vede coinvolti (quasi) tutti i maggiori club in Italia: sono ore frenetiche per gli allenatori di molte squadre. La notizia è che questo ballo non coinvolge la Roma: i Friedkin si sono mossi con larghissimo anticipo, mettendo a segno un colpo da 90 e potendo pianificare con calma la prossima stagione. Ormai lo sappiamo molto bene: i nuovi proprietari non fanno trapelare nulla, monitorano, valutano, lavorano, decidono e poi concludono. Infine, a giochi fatti, comunicano le loro decisioni. La stessa cosa sta succedendo per l’acquisto/vendita/rinnovo dei calciatori.
La certezza è che mentre le altre stanno ancora scegliendo (o hanno appena scelto) l’allenatore, che poi dovrà dare le proprie indicazioni per il mercato, la Roma sta già lavorando da quasi un mese sulla rosa del prossimo anno.
Ci aspetta un’estate in cui una presunta calma piatta a Trigoria sarà il preludio per le varie ufficialità che andremo a commentare.
La prima questione da chiarire sarà quella di Henrikh Mkhitaryan che, entro fine maggio, dovrà decidere se rimanere o meno. Ovviamente, per farlo dovrà parlare (o avrà parlato) con José Mourinho.
Lo stesso Mourinho che dovrà decidere del futuro di Dzeko, altra questione fondamentale da sciogliere, così come quella relativa al portiere. C’è tempo e, soprattutto, c’è la consapevolezza che la società sta lavorando e lo sta facendo in silenzio e con serietà. Poi le cose possono essere fatte bene o male, ci mancherebbe, ma la certezza è che si sta lavorando per fare grande la Roma.