Roma-Catania, la perfetta sintesi della stagione sciagurata. Continuando con Luis Enrique si potrebbe solo migliorare

Nato a Roma il 7 febbraio 1973, nel 2000 inizia a collaborare con Eurosport. Nel 2003 contribuisce alla nascita di Sportitalia di cui diventa dal 2006 responsabile della redazione romana e inviato per la Nazionale di calcio
07.05.2012 00:00 di Marco Terrenato   vedi letture
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Roma-Catania, ovvero la perfetta sintesi della sciagurata stagione giallorossa.  La sensazione frustrante di chi può ma non riesce e alla fine rimane con quasi nulla in mano. Insomma è la solita Roma di Luis Enrique, sempre più incerto se restare, al terzo pareggio consecutivo, che perde l’ultimo treno per l’Europa League.

Non basta neppure un Super Totti, che mette a segno una doppietta nel giorno della sua 500esima volta  in Serie A. Il capitano romanista, in partenza di match, sbaglia anche rigore con facile ribattuta, ma si rifà con gli interessi, raggiungendo quota 215 in campionato, a -1 da Altafini. I tifosi vorrebbero clonarlo.

La Roma però è sempre troppo fragile difensivamente e subisce un’altra rimonta, rischiando il ko contro l’ottimo Catania dell’acclamato e rimpianto ex Montella, Totti la tiene in vita ma nel finale, Bojan e Lamela trovano di fronte un Carrizo insuperabile, in pieno clima derby considerati i suoi trascorsi laziali.

Così, dopo l’ennesima occasione mancata, tutta la Roma passa la palla a Luis Enrique. Il tecnico asturiano dovrà sciogliere le riserve e decidere cosa fare del suo futuro. Dalla dirigenza, con Tom DiBenedetto tornato all’Olimpico ai giocatori, tutti lo vogliono ancora in cabina di comando.

Un addio a fine stagione vorrebbe dire ricominciare da capo. Gli errori sono stati tanti ed evidenti, ma forse, continuando con la guida dell’ex Barça, si potrà solo crescere e migliorare.

Sicuramente dovrà migliorare la rosa. Con il Catania Luis Enrique ha tenuto fuori Rosi e José Angel, un segnale chiaro. Marquinho, utile in quel ruolo, merita la conferma, ma serviranno due esterni forti, oltre a un difensore centrale e almeno un centrocampista. Sabatini è avvertito. 

Domenica a Cesena sarà l’ultima tappa di un cammino tortuoso e pieno di delusioni. Totti proverà a battere l’ennesimo primato di gol, poi si guarderà avanti: con o senza Luis Enrique, il progetto americano proseguirà.