Ranieri e le sirene azzurre

13.05.2010 00:12 di  Giulia Spiniello   vedi letture
Ranieri e le sirene azzurre
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

In questi giorni si sta mormorando sempre più spesso della possibilità che Claudio Ranieri possa chiudere la sua avventura alla Roma all'indomani dell'ultima di campionato a Verona contro il Chievo. Si sussurra che martedì prossimo l'ex allenatore del Chelsea abbia già fissato un appuntamento con la dottoressa Sensi. Ranieri vuole conoscere i programmi della società, ma soprattutto, vuole sapere quanto si potrà investire sul mercato. L'allenatore di San Saba, checchè qualcuno su a Milano ne possa pensare, è un uomo ambizioso ed ha voglia ancora di togliersi tante soddisfazioni. Vorrebbe affacciarsi sulla scena internazionale più prestigiosa della Champions League con una squadra competitiva, in grado di far bella figura. E vorrebbe anche puntare allo scudetto in campionato (qualunque sia il risultato di domenica pomeriggio). Certo è che se la Roma fra tre giorni dovesse cucirsi sul petto il quarto tricolore della sua storia, questo romano di Testaccio avrebbe compiuto un'impresa che rimarrebbe nei cuori e negli annali giallorossi per sempre. Vincente al primo colpo, al primo anno (anzi meno) di panchina, nella sua città e nella squadra per la quale fa il tifo. Come biasimarlo, in questo caso, semmai dovesse decidere di interrompere il suo rapporto con la Roma?

Claudio Ranieri qualora dovesse lasciare Trigoria dopo appena 8 mesi, lo farebbe perchè tentato dalle sirene della Federcalcio dove c'è Abete che lo vedrebbe assai bene sulla panchina della Nazionale. Anche ieri il presidente della Figc lo ha ribadito e Ranieri ci starebbe pensando. Per lui rappresenterebbe un traguardo importante e un grande riconoscimento dopo tanto girovagare in Italia e in Europa. Soltanto ieri, il solito Mourinho ad una domanda di un giornalista a Londra - dove l'allenatore dell'Inter è andato a ritirare un premio - rispondeva di no ad un eventuale suo interessamento alla guida di una nazionale. Il portoghese ha fatto chiaramente capire che allenare le rappresentative è roba per  "vecchi" e lui è ancora troppo giovane e in grado di sopportare il peso di 4 competizioni l'anno. Un'altra stoccata al tecnico giallorosso?