Perseverare costa Salah-to alla Roma. Rimontare diventa un obbligo

26.04.2018 08:44 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Perseverare costa Salah-to alla Roma. Rimontare diventa un obbligo

5-2 a Anfield, 4-1 al Camp Nou. Se lo scarto di gol subito è lo stesso (anzi migliore viste le due reti segnate dai giallorossi), la differenza, in ottica rimonta, sta nello svolgimento delle partite. Finita la gara al Camp Nou c'è il rammarico di essere stati battuti più che dal Barcellona, da "noi stessi". Diversa storia contro il Liverpool, troppo Salah, troppi Mané e Firmino per una squadra schierata male in campo, completamente allo sbando, incapace di contrastare le avanzate dei Reds. Il cruccio rimane. Come sia possibile che il mister sia stato in grado di modificare l'assetto tattico, eccellente per rimontare il Barça, disastroso per contrastare la squadra di Klopp, soltanto al 67', sul 4-0? Questo il nodo cruciale della partita. Eppure il Liverpool, tolti quei tre lì davanti ha dimostrato tutta la sua fragilità, vedi Karius sul tiro di Kolarov nel primo tempo, vedi i 2 gol segnati da Dzeko e Perotti in appena 4' e il serio rischio di fare addirittura il terzo, se non si avesse l'ansia di anticipare le giocate visto il poco tempo rimasto. Mancano 90' ancora, la parola rimonta, dopo quella ottenuta contro il Barcellona, sembra detta con troppa faclità, forse troppa fiducia, ma allo stesso tempo abbiamo visto come sia possibile anche a Roma.

Sarà, Salah, ancora più complicato non subire gol da una squadra costruita per segnarne a palate, 38 le reti segnate in 11 partite di Champions League. Ma come la Roma ha subito il fattore Anfield, peserà il fattore Olimpico. Non è una novità quanto le squadre inglesi siano una cosa in patria, ben altra cosa in trasferta. 90' per il sogno Kiev. Bisognerà capire se la lezione subita sia stata imparata, assorbita e se Di Francesco si riscatterà mandando in campo la miglior formazione anti-Liverpool. Al resto ci penseranno i tifosi sugli spalti, Dzeko e gli altri in campo.