Occhi vigili!
Il contenzioso tra Italpetroli e Unicredit sembra non concludersi mai e forte rimane il rischio che la Roma rimanga schiacciata da questa vicenda. Pur rimanendo fuori dal merito, bisogna mettere in chiaro tre cose che riguardano la Roma e la passione di un'intera città. Innanzi tutto la Roma deve mantenere e migliorare i risultati tecnici acquisiti negli anni della gestione
Sensi. Questo significa che non può essere gestita da una banca come una qualsiasi azienda da dismettere per recuperare un debito ma ha bisogno anche in una transizione di idee chiare sia sul piano tecnico che societario. Intanto chi vuole assumerne il controllo deve farsi avanti in modo trasparente indicando il progetto su cui vuole mettere la faccia per fare della Roma una squadra più forte e competitiva. Nessuna preclusione, ma anche occhio a possibili speculazioni sulla pelle della squadra. Certo tutta la vicenda e, più in generale, la crisi finanziaria che investe il calcio italiano ripropongono una riflessione: i tifosi sono solo soggetti passivi o possono svolgere un ruolo attivo? Perchè non introdurre anche in Italia l'azionariato popolare? Ecco che la vicenda Roma richiede una riflessione piu ampia di quella fino ad oggi realizzata.