La stranezza della Roma come anti Napoli e il tutti contro tutti
È un campionato curioso quello a cui stiamo assistendo. Da una parte, c’è il Napoli che sta giocando con se stesso, vista la penuria di avversari. I campani vorrebbero pure trovare qualcuno con cui fare un testa a testa ma le altre squadre, per un motivo o per l’altro, si stanno tirando indietro. La cosa ancora più curiosa è che, tecnicamente, anche la Roma rientra ora tra le candidate allo scudetto.
ATTENZIONE – Facciamo una premessa: non crediamo veramente che Mourinho possa portare la Roma a vincere lo scudetto, almeno non quest’anno, considerando poi che, fino a poco tempo fa, si parlava quasi di crisi e la Champions sembrava un miraggio. Parlavamo, però, di quanto fosse curioso questo campionato ed è bastato inanellare qualche buon risultato, contemporaneamente con i disastri combinati da Inter e Milan (la Juventus la mettiamo un attimo da parte, per ovvi motivi) ed ecco che i giallorossi si ritrovano incredibilmente a un punto dal secondo posto, da quel Milan che fino a ieri sembrava l’anti Napoli. Il bello è che la Roma, pur essendo a un punto dal secondo posto, ha gli stessi punti di Inter e Lazio, appena due in più dell’Atalanta, con la Juventus che farà ricorso contro i 15 punti di penalizzazione e, qualora dovesse vincerlo, sarebbe ora a pari merito con il Milan.
MUCCHIO – Un’arena in cui è un tutto contro tutti. Un punto in più o uno in meno e puoi ritrovarti secondo o in Europa League. Non ci sono vie di mezzo. Il fattore positivo è che quando c’è un clima da caos e battaglia, si esaltano le personalità forti. Tradotto: Mourinho ci sguazza in queste situazioni. Sta arrivando il momento di mandare avanti un circo fatto di emozioni, altissime tensioni, polemiche interne e, anche, esterne. Ogni rigore, ogni espulsione, ogni ammonizione può mandarti in seconda o in sesta posizione. Aspettiamoci di tutto e sarà il momento in cui si dovranno gestire le forze, le energie (mentali e fisiche, di pari importanza), le frustrazioni, le arrabbiature. Ogni squadra dovrà convogliare il flusso di tensione e di rabbia agonista alla ricerca dell’obiettivo, focalizzandosi sulla Champions. Chi lo farà meglio, al di là dei valori tecnici e della tattica, potrà spuntarla. Sarà una battaglia.