La Roma non si rialza più

20.09.2010 00:02 di  Giulia Spiniello   vedi letture
La Roma non si rialza più
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Alla Roma attuale non basta nemmeno il 2-0 sul Bologna, a mezz'ora dalla fine, per ottenere la prima vittoria in campionato. Una Roma che nel secondo tempo ha fatto acqua da tutte le parti, in attacco e in difesa, ed ecco che si ritrova ancora dentro il tunnel della crisi. I giallorossi hanno accarezzato a lungo l'idea di uscirne, dopo il 2-0 e con sola mezz'ora ancora da giocare sembrava fatta, così non è stato perché il Bologna non ha mollato, perché Di Vaio è un grande attaccante e i giallorossi sono in difficoltà atletica e mentale. Così alla fine Totti e compagni sono usciti tra i fischi di un pubblico che comincia a perdere la pazienza: l'unica consolazione per il popolo romanista è che questa volta invece della sconfitta è arrivato il pareggio.
Lo sfogo di ieri di Ranieri resterà nella storia, ma non ha cambiato le cose, ha trasmesso sì carica ai suoi ragazzi, ma l'effetto è durato poco ed è svanito quando l'attenzione e la condizione atletica è calata.
"E' un periodo che non gira". Claudio Ranieri ha ragione. Alla Roma non ne va bene una, ma bisogna correre ai ripari altrimenti le altre scappano e non sempre si possono centrare rimonte esaltanti come quella della scorsa stagione. Il 2-2 con il Bologna è un duro colpo per una squadra che voleva rispondere sul campo alle critiche incassate per i ko con Cagliari e Bayern Monaco, ma che invece non è riuscita ad andare oltre ad un pari che somiglia tanto ad una sconfitta.
Gian Paolo Montali nel tour delle interviste si è sforzato di spiegare che non si tratta di un fattore atletico, ma è stato evidente ieri come i problemi della Roma siano riaffiorati (dopo un primo tempo accettabile) tutti nella seconda frazione di tempo. Un calo fisico deciso e purtroppo determinante. Piano piano abbiamo visto Totti e compagni indietreggiare, farsi timorosi, perdere lucidità.
Colpa della preparazione? Troppi infortuni? Le risposte devono darle i dirigenti e l'allenatore. E insieme alla risposte devono arrivare le soluzioni. Due punti in tre giornate, 3 gol segnati e 7 reti subite, un punto in meno rispetto allo scorso campionato e a meno cinque dalla prima in classifica, l'Inter ovviamente!