La Roma, il mercato, Burdisso: e menomale che Moratti è amico di Rosella...
In questi giorni di Mondiale e comproprietà, il calciomercato - quello vero - si è sviluppato sotto traccia. Tra incontri più o meno nascosti le società del calcio nostrano hanno fissato i propri obiettivi: la Roma, dopo gli acquisti-lampo di Adriano e Simplicio (su cui si nutrono già perplessità: siamo pronti a tutto, ancora se ne hanno su Vucinic) e il ritorno di Rosi, è impegnata nel cercare di alleggerire una rosa ancora composta da quei calciatori fuori dal progetto Ranieri.
Da Julio Baptista, impegnato - nemmeno poi troppo - nel campionato del mondo con il suo Brasile, ad Andreolli (su di lui, come confessato dal suo agente Bastianelli a Vocegiallorossa.it, molte squadre di A) fino ad arrivare ai vari Doni, Cicinho, Antunes, Faty e ai molti giovani da piazzare. Il primo ad essere stato depennato dalla lista di Ranieri è Marco Motta, riscattato alle buste dall'Udinese per 1,450 milioni di euro. Che il mister giallorosso non puntasse più sul terzino di Merate era chiaro da tempo: il suo poco utilizzo in campionato era sottolineato dal fatto che l'allenatore romanista gli preferiva - in caso di necessità - un Burdisso fuori ruolo. Le lamentele "post-cessione" fanno parte di quel circo di chiacchiere dovute alla speranza - disattesa - che il buon Motta riponeva nell'As Roma. Non per l'amore della maglia, figuriamoci, bensì per l'enorme importanza di indossare una casacca gloriosa, storica e prestigiosa come quella romanista.
Sul fronte acquisti sono molti i nomi circolati intorno alla Roma: Clemente Rodriguez dell'Estudiantes (nazionale argentino, buon esterno), il difensore del Livorno Knezevic oltre ad Isla e l'inarrivabile Sanchez. Il tesoretto ricavato dalle cessioni verrà utilizzato per acquistare e, almeno in parte, per arrivare definitivamente a Burdisso. Proprio sulla situazione del difensore argentino vorrei soffermarmi; l'Inter, in questa occasione, sembra aver fatto il famoso gioco delle "tre carte": la scorsa estate - quando "il bandito" venne prestato alla Roma, per intenderci - è stato detto da più parti, anche ufficialmente, che sarebbe stato trovato un accordo senza alcun tipo di problema. Tesi supportata anche da Fernando Hidalgo, agente del giocatore, che appena atterrato qualche giorno fa in Italia si è mostrato subito tranquillo: "Non ci sarà alcun tipo di problema, Nicolas vuole la Roma e l'accordo sarà trovato senza problemi". Ora sono noti a tutti i problemi sorti dalla valutazione eccessiva data da Branca & Co.
Perchè allora ostentare tanta sicurezza? Siamo sicuri che non ci sia stato una sorta di "gentleman agreement" disatteso dal club nerazzurro? Menomale che "Moratti è amico di Rosella". Ho dubbi. Molti dubbi. Anzi, non lo credo per niente. Credo, invece, che a molta stampa piaccia tantissimo mascherare la "lungimiranza romanista" trasformandola in un'accozzaglia di regali morattiani.