La classifica non rispecchia la forza della Roma. Ecco i motivi per cui la domanda sullo scudetto ha ancora una risposta positiva

24.09.2022 12:40 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
La classifica non rispecchia la forza della Roma. Ecco i motivi per cui la domanda sullo scudetto ha ancora una risposta positiva

La sosta per le nazionali è spesso sinonimo di primi bilanci, specie se, come in questa stagione, causa mondiali in Qatar, arriva dopo ben 7 giornate di campionato. A Trigoria è rimasto chi deve recuperare forma e qualche acciacco, mentre i nazionali sono in giro per il mondo a con le rispettive rappresentative e c'è chi come Mourinho è volato in patria per essere premiato. 

La Roma al momento è sesta in classifica a -4 dal Napoli di Spalletti e dall'Atalanta recentemente affrontata, dominata, ma che è riuscita a portarsi a casa i 3 punti dall'Olimpico. Tolta l'Udinese (quanto potrà durare questo exploit?), le altre big sono o 1 punto avanti, come Lazio e Milan o 1 punto indietro, come l'Inter o addirittura 3 punti sotto, come la Juventus.

Più che fare un bilancio, c'è una domanda, la domanda che è stata posta a più riprese sia a Mourinho che a Tiago Pinto, ma è sempre la stessa a cui sottoporci: questa Roma può competere può tornare in Champions League e puntare allo scudetto? 

Se la si continua a porre ai diretti interessati, continueranno a vestire i panni del pompiere, specie il mister che alle prime sconfitte ha cominciato il suo modo di analizzarle, dando le colpe a una rosa non da big. 

Eppure, se si analizzano bene classifica, dati e andamento. La risposta alla fatidica domanda può essere positiva, senza fare troppi voli pindarici o essere di parte.

Le sconfitte della Roma in Serie A sono state 2: Udinese e Atalanta. La squadra di Sottil si è rivelata il team del momento, la squadra a cui tutto gira per il verso giusto e i giallorossi sono stati sfortunati ad incontrarla nel loro momento migliore a cui vanno aggiunti gli errori di Karsdorp e Rui Patricio che di fatto hanno regalato 2 gol e partita ai bianconeri. Della gara contro la squadra di Gasperini si è detto tanto, ma se fosse stata, anche quella una gara "normale" la classifica vedrebbe una Roma a 16 punti a -1 dal Napoli e sopra tutte le altre big. 

Paradossalmente a non rispettare le aspettative, è stato il motivo per cui in molti hanno considerato la Roma come una delle squadre da battere: lo strapotere offensivo. Abraham, Dybala, Zaniolo, Pellegrini. I giallorossi hanno segnato appena 8 gol di cui 5 con Tammy e Paulo. Troppo pochi, visto che tutte le altre big sono in doppia cifra tra i 13 e i 15 segnati (l'Atalanta è la peggiore con 11, la Juve ha fatto peggio con 8). All'appello mancano ancora i gol di Zaniolo che è stato fermo per i problemi alla spalla e i gol di Pellegrini che non è riuscito a sbloccarsi dagli 11 metri a Empoli. 

In conclusione, la Roma sesta in classifica è una squadra la cui classifica dipende fondamentalmente dai propri errori e una squadra che, soprattutto nel reparto migliore non è quasi mai stata al 100% delle proprie possibilità. Ecco perché al momento, la famosa domanda è ancora dalla parte di chi sogna una grande stagione.