L'equilibratore

09.04.2024 19:50 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
L'equilibratore
Vocegiallorossa.it

Quando si parla dei giocatori fondamentali per la Roma, la mente non può non andare a Dybala o Lukaku, per quanto riguarda l’attacco, mentre arretrando di qualche metro troviamo Pellegrini e Paredes in rampa di lancio. Mancini, poi, è l’uomo copertina del momento mentre Svilar è stato protagonista del primo periodo targato De Rossi.

IL LAVORO FONDAMENTALE DI EL SHAARAWY – Poche volte, però, si parla del Faraone. Prima con Mourinho, adesso con De Rossi, El Shaarawy si trova spesso a fare il difensore aggiunto in fase di non possesso palla, raccogliendo tutto il fiato che hai nei polmoni per poi correre in avanti quando la Roma attacca. E poi di nuovo indietro e ancora avanti. In maniera incessante. Uno spirito di sacrificio enorme, abbinato a un comportamento esemplare. È stato il primo, sabato scorso, a esultare dalla panchina al triplice fischio dell’arbitro. Mai una parola fuori posto, sia che giochi, sia che rimanga in panchina, e la maglia sempre sudata per la causa romanista. Quest’anno, è fermo ancora a quota 3 gol in stagione. Un bottino non esaltante (peccato per il legno colpito al derby), ma è comprensibile che non sempre riesca ad arrivare lucido sotto porta, dopo aver magari bloccato un tiro avversario nella propria trequarti campo. E non è un modo di dire, dato che quest’anno ha la migliore media in carriera di tiri avversari intercettati. Un terzino con grandi qualità offensive o un attaccante con ottime capacità difensive. Fate voi, fatto sta che El Shaarawy, pur non brillando nei numeri, è un calciatore importantissimo per De Rossi, dando equilibrio e formando, se necessario, una linea difensiva a 5, mostrando di essere un vero lottatore per i colori giallorossi.