Il paradosso europeo

02.07.2021 23:55 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L’editoriale di Gabriele Chiocchio
Il paradosso europeo

Leonardo Spinazzola due volte “Star of the Match” contro Turchia e Austria, anche Granit Xhaka premiato contro la Francia, Rui Patricio non impeccabile contro il Belgio sul tiro di Thorgan Hazard. Giocare bene o giocare meno bene in un grande torneo internazionale come un europeo modifica la percezione che si può avere di un calciatore, a volte permettendo di “scoprirlo” perché magari lo si è seguito poco durante i campionati, altre volte finendo per darne un giudizio distorto dal piccolo, seppur importante, campione di statistico di tre, quattro, cinque partite disputate con la propria nazionale. Lo Spinazzola visto durante Euro 2020 è un giocatore quasi inarrestabile e apparentemente ideale come laterale di una difesa a quattro, ma basta spostare il cursore sulla barra un po’ verso sinistra (i nastri non si riavvolgono più da un bel po’ di tempo, ormai) per ricordare come Paulo Fonseca venisse criticato perché si ostinava a non passare a tre/cinque, limitando le caratteristiche del suo 37, oppure come ci si chiedesse perché un calciatore di piede destro volesse giocare a sinistra. Oppure Olsen: grande protagonista in questi giorni, ennesimo esubero di cui disfarsi per due anni (proprio dopo averlo acquistato a seguito di un buon mondiale).

Tutto dimenticato in nome di tre ottime prestazioni, isolate in un contesto tanto prestigioso quanto puntuale e che rischia di modificare le valutazioni anche strettamente economiche dei calciatori. Inevitabile, per esempio, che l’Arsenal possa pensare di attrarre più potenziali compratori e, quindi, ricavare di più da Xhaka visto il buon torneo che sta disputando, e che eventuali richieste al rialzo del Wolverhampton per Rui Patricio possano essere inibite dalle prestazioni deludenti del portiere: il paradosso (ma non troppo) è che oggi contano più poche gare giocate in pochi giorni che tante gare giocate in tanti anni. Una logica poco razionale e lungimirante, alla quale però bisogna adeguarsi, accettando magari di spendere qualcosa in più per un calciatore che si desiderava a prescindere. E, ovviamente, non è detto che la cosa non possa verificarsi anche a parti invertite: una volta si è incudine, una volta si è martello.