Gli acquisti giusti

14.06.2018 23:00 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Gli acquisti giusti
Vocegiallorossa.it

Non ha ancora - ovviamente - giocato un minuto con la maglia della Roma, a dire il vero quella maglia non l’ha ancora indossata, ma, per certi versi, si può già dire che quello di Justin Kluivert sia un acquisto giusto per i giallorossi. Nel senso più stretto dell’espressione: un acquisto giusto in generale, di solito, è quello che garantisce un plus di rendimento alla squadra. Un acquisto giusto per qualcuno è un acquisto adatto alle esigenze di quel qualcuno e Justin Kluivert le soddisfa tutte. A un costo sostenibile (possibile anche grazie all'abilità di Monchi di fiondarsi sul giocatore in scadenza di contratto con l'Ajax tra un anno), la missione dell’olandese è quella di creare valore in campo con giocate, assist e gol, e creare conseguentemente valore fuori dal campo: assicurarsi di avere la possibilità di incassare le fiches quando serve è una necessità di quasi ogni squadra del mondo ed è impensabile immaginarsi un Kluivert che passi tutta la sua carriera nella Capitale, a prescindere da quello che sarà il suo rendimento. Un rendimento che si spera possa essere immediato, ma non sarebbe sorprendente se si dovesse attendere un po’ per poterlo toccare con mano: basti pensare a quello che è successo lo scorso anno a Cengiz Ünder, nella prima parte quasi impalpabile, tornato dalle vacanze con uno spirito diverso e ora un titolare credibile della Roma che verrà.

Se l’olandese dovesse seguire lo stesso percorso, ad anni 19, sarebbe senz’altro la conferma di un acquisto giusto. Come un acquisto giusto sarebbe, per questi motivi e non solo, Hakim Ziyech: la Roma non può permettersi grandissimi giocatori nel pieno dell’età, ma può essere brava a fiutare elementi a cui manca solo l’ultimo (o il penultimo) step per arrivare a un livello di eccellenza. Il marocchino è un profilo che si abbina perfettamente con questa necessità, oltre, nello specifico, a essere un calciatore che andrebbe a sanare delle lacune tecniche appalesatesi nella stagione da poco conclusa, aumentando e di molto la qualità a disposizione di Di Francesco a centrocampo. Compiere un salto a livello di prospettive senza avere la potenza di fuoco (leggasi: il denaro) necessario è cosa praticamente impossibile nel calcio di oggi: sfruttare al meglio le risorse a disposizione in chiave presente e futura è invece un obbligo e sembra che Monchi lo stia assolvendo nel migliore dei modi.