Finché c'è Dybala...
Prima del mondiale, con la Roma in difficoltà di gioco anche oltre quanto ci si potesse legittimamente attendere visto il modo di concepire il calcio del suo allenatore, la consolazione (o la speranza, dipende dai punti di vista) stava in una distanza non eccessiva dalle prime quattro posizioni e nella possibilità di smaltire gli infortuni di lungo corso, considerati il delta tra potenza e atto di una squadra che difficilmente potrà andare oltre la somma dei suoi interpreti e che proprio su questo principio è stata rinforzata con giocatori di immediato e garantito rendimento.
E se pensiamo a tutto questo, pensiamo automaticamente a un nome e un cognome: Paulo Dybala. Il colpo dell’estate doveva innalzare il tasso tecnico della squadra e lo ha in parte fatto, salvo infortunarsi saltando tante, troppe partite in cui la sua squadra è calata. Ora è tornato e si vede: in una settimana ha confezionato il passaggio del turno in Coppa Italia e ha sbloccato una partita in cui di presupposti per cambiare il punteggio ancora non se n’erano visti, entrambe le volte con colpi che possono arrivare letteralmente solo da lui.
Colpi, appunto: il punto è che, per il momento, anche la Roma con Dybala non è diversa dalla Roma senza Dybala, almeno per i dieci undicesimi della formazione che non sono, appunto, Paulo Dybala. L’argentino anche oggi ha fatto tutto: oltre a finalizzare la (buona) sponda di Abraham, ha girato il campo per prendersi il pallone e migliorare il suo scorrere, quasi cercando di sdoppiarsi ma riuscendoci ovviamente fino a un certo punto. Ma il plus che il 21 regala è confinato in ciò può dare lui stesso e non si estende a ciò che di più può far dare agli altri, e se in autunno il problema era che Dybala non c’era, adesso il problema è che sono gli altri dieci a dover dare qualcosa in più, perché il collettivo, e sarebbe ora di metterselo in testa una volta per tutte, difficilmente offrirà prove più brillanti di quella di oggi.
Sono sempre importanti i tre punti e la Roma li ha presi, portandosi a 34 e guadagnandosi la possibilità di girare, battendo lo Spezia domenica prossima, a 37, per una media che porterebbe a 74 punti a fine campionato, che non sono 80 proprio per i punti persi nel periodo senza Dybala. Insomma, finché c’è lui…