Chi entra nella storia e chi la storia potrebbe scriverla in futuro
Bisognava cancellare i brutti 65' minuti di Catania e la Roma l'ha fatto senza esitazioni. Sono bastati otto minuti per prendere i tre punti e tramortire un Cesena irriconoscibile. Arrigoni a fine gara era afflitto, ammettendo come la propria squadra non avesse proprio iniziato a giocare. La Roma, priva di un leader come Burdisso, di De Rossi e dell'attaccante più prolifico, Osvaldo, ha offerto un'eccellente prestazione. Il possesso palla è stato veloce, efficace e mai sterile. Gli avversari non sono quasi mai riusciti ad avere il controllo del gioco, del pallone, e tutti i singoli si sono espressi al meglio. La Roma, come detto già in passato, si muove come un blocco unico. E' questo l'aspetto forse più importante, assieme all'atteggiamento dei giocatori che, nonostante il vantaggio di tre gol, hanno continuato a giocare come nulla fosse. Ad eccezione dei primi minuti del secondo tempo, la squadra di Luis Enrique ha continuato a fare la sua proposta per tutta la gara, senza dare tregua agli avversari.
Francesco Totti invece ha impiegato appena sette minuti per agganciare, e superare, Gunnar Nordahl nella classifica dei migliori marcatori della massima serie con un'unica squadra. E' sempre più nella storia non solo della Roma ma di tutto il campionato italiano. Entrambi gli assist sono arrivati da Erik Lamela, uno che la storia potrebbe scriverla nei prossimi anni. A Roma, è noto, tendiamo ad esaltarci troppo ma un giocatore che, a 19 anni, arriva in Italia e risulta già decisivo alla prima stagione non è da sottovalutare. Il ragazzo ha classe, personalità e tanta voglia di imparare e di sacrificarsi. Anche oggi ha fatto un grande lavoro in fase difensiva. E' un combattente, uno che dà tutto per la squadra per cui gioca. I mezzi per diventare un grande giocatore li ha tutti, ora tocca lui.