Cercasi concretezza
Alzi la mano chi, dopo aver visto tutte quelle occasioni sprecate dalla Roma, non ha pensato che sarebbe arrivato il pareggio beffa del Cagliari. È una legge del calcio questa: se sprechi tanto e non sfrutti tanta abbondanza, il Dio del pallone ti punisce. È una legge che la Roma ha conosciuto parecchie volte e che stava per essere applicata anche in questa occasione, con Rui Patricio e la traversa a dire di no. Sarebbe stata una beffa pazzesca perché i giallorossi hanno avuto il controllo totale della gara. Unica, grande, pecca: proprio la pochissima concretezza in zona gol. Su Vocegiallorossa.it abbiamo scritto tante volte, nel corso di questa stagione, di come la Roma sia stata sempre tra le squadre a tirare di più in campionato ma con una percentuale bassissima di tiri nello specchio. Contro il Cagliari, oltre ai tanti tiri sbagliati, abbiamo visto decisioni sbagliate, cross, ultimi passaggi. La vittoria è comunque arrivata ed è la cosa più importante ma, per il futuro, serve più concretezza per non rischiare di buttare al vento prestazioni molto buone e punti preziosi.
I SINGOLI – Impossibile non iniziare da Sergio Oliveira. Debutta e regala i tre punti con un rigore battuto con freddezza. Fa girare palla con qualità e semplicità e dà serenità a tutto il reparto. Bene anche Kumbulla, elogiato anche da Mourinho a fine gara, tengono botta i due terzini mentre Abraham gioca molto bene per la squadra ma è poco concreto sotto porta. Così come Felix e Zaniolo, entrambi bravi in altri aspetti (il primo per l’abnegazione e il secondo per l’aver creato tante potenziali occasioni) ma entrambi colpevoli di aver sprecato delle buone opportunità, per mancanza di precisione o per scelte sbagliate.
Contro il Cagliari è andata bene ma servirà più cattiveria e fiducia da parte di tutti.