Alla scoperta della nuova Roma e il ritorno in campo di Zaniolo
La prima settimana di allenamenti (3 giorni per essere precisi) della nuova stagione giallorossa è terminata. A Trigoria si sono svolte sedute di allenamento in cui Mourinho e il suo staff hanno imparato a conoscere e studiare dal vivo il gruppo di calciatori e viceversa. Ciò che è balzato subito agli occhi, un argomento anche trattato dallo stesso allenatore nella conferenza stampa di presentazione, sono i nuovi mezzi messi a disposizione dalla proprietà alla squadra. Intorno a fine maggio, inizio giugno erano terminati i lavori dei nuovi uffici vista campo, mentre su Campo Testaccio è stato allestito un megaschermo dove svolgere le sedute tattiche, rivedendo gli allenamenti ripresi dall'alto o le vecchie partite.
"Vincere malgrado tutto". Questa è la scritta che appare dentro la palestra del centro sportivo di Trigoria, perché, alla fine l'obiettivo è quello, anche se, come spiegato dallo stesso tecnico, bisogna prima creare i presupposti per riuscire a vincere in maniera costante e non sporadica.
Senza andare troppo il là, la prossima settimana sarà importante perché la squadra sarà impegnata nelle prime due amichevoli, che si disputeranno a Trigoria contro il Montecatini (15/7) e la Ternana (18/7). Sarà curioso capire come giocherà la Roma di Mourinho, pardon, la Roma dei romanisti allenata da Mourinho. Anche se il gruppo è attualmente incompleto e pieno zeppo di giovani della Primavera, si potranno vedere le prime indicazioni tattiche e di atteggiamento del nuovo corso tecnico.
Mourinho è stato chiaro dicendo che tutti i giocatori giocheranno 45' a gara in queste prime uscite. Appuntamenti che riconsegneranno alla squadra il golnden boy giallorosso e del calcio italiano: Nicolò Zaniolo. Fermo dallo scorso settembre, il numero 22 si sta allenando con un visto cerotto contenitivo sul ginocchio. Nell'ultimo allenamento insieme a Dzeko e Mkhitaryan hanno partecipato agli esercizi di attacco e difesa.
Nel processo di crescita del calciatore, su cui si è spesso discusso quale ruolo si sposi meglio alle proprie caratteristiche, la gestione Mourinho terrà conto anche delle sensazioni del ragazzo. Una sorta di teoria dei giochi di John Nash, dove il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa la cosa migliore per sé e per il gruppo.