Un confronto impari a San Siro: il centrocampo è ancora il punto debole della Roma

25.04.2022 22:55 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Un confronto impari a San Siro: il centrocampo è ancora il punto debole della Roma
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Con la sconfitta contro l’Inter si è interrotta la striscia di risultati utili consecutivi della Roma. Dopo 7 vittorie e 5 pareggi, infatti, si è fermata la corsa dei giallorossi in Serie A. Nella serata di San Siro sono stati pochi i romanisti autori di una prova positiva e tutti i reparti sono apparsi in difficoltà contro un’Inter a tratti incontenibile.

Come sottolineato nel post partita da Mourinho, i valori delle due rose sono ancora molto distanti e la squadra di Inzaghi – ad oggi – gode certamente di maggiore qualità. In particolar modo, nel corso del match è apparsa evidente la supremazia del centrocampo nerazzurro a discapito di quello giallorosso.

Nel corso della stagione della Roma il centrocampo è stato certamente il reparto più discusso. A partire dalla scorsa estate Mourinho aveva sottolineato l’esigenza di inserire in rosa un regista, ma poi – tra la telenovela Xhaka, lo stop di Spinazzola e l’addio improvviso di Dzeko – non è arrivato nessun rinforzo per la mediana romanista.

Tra alti e bassi, Mou è riuscito a costruire nel corso della stagione una buona linea mediana, che però palesa tutti i suoi limiti quando incontra avversari dotati di grande fisicità e buon dinamismo, come il trio dell’Inter Barella-Brozovic-Calhanoglu. Per la prossima stagione, per poter puntare alle prime quattro posizioni della classifica, una delle priorità è certamente rinforzare la linea di centrocampo.

Nell’attesa, però, questa è l’analisi dei centrocampisti attualmente a disposizione di Mourinho.

CRISTANTE – La partita di San Siro ha palesato – ancora una volta – l’importanza del numero 4 per la Roma. L’ex Atalanta è l’unico giocatore in rosa in grado di garantire equilibrio alla squadra e senza di lui il centrocampo non riesce a fare filtro davanti alla difesa. È il giocatore che in media corre più chilometri a partita e recupera numerosi palloni in ogni gara. Quando è in campo non ruba l’occhio e – paradossalmente – la sua centralità si nota più quanto è assente.

MKHITARYAN – L’armeno è sicuramente una delle note più positive della stagione della Roma. Reinventato centrocampista da Mourinho, ha trovato una nuova vita in mezzo al campo. Nella gestione del pallone è sicuramente il più abile tra i centrocampisti romanisti. Abile nel liberarsi dal pressing avversario, offre anche un buon dinamismo e sa inserirsi bene in area avversaria. Soffre, però, quando è costretto a giocare una partita più difensiva.

OLIVEIRA – Il portoghese è stato il grande colpo del mercato invernale di Tiago Pinto. Arrivato nella Capitale con grandi aspettative, ha alternato ottime prestazioni ad altre più che deludenti. L’ex Porto gode di ottima tecnica, che gli consente di gestire il pallone con buone capacità. A sprazzi ha mostrato anche un buon spirito di sacrificio, risultando utile anche in fase difensiva con buone chiusure. Spesso, però, è apparso troppo compassato nei movimenti e incapace di arginare centrocampisti più strutturati fisicamente.

VERETOUT – Esattamente all’opposto di Mkhitaryan, il francese è forse la più grande delusione del campionato giallorosso. Dopo l’incredibile stagione passata, quest’anno il 17 ha vissuto un’incredibile involuzione. Per Mourinho è ormai una riserva, come ha dimostrato la panchina di San Siro nonostante le assenze di Cristante e Zaniolo. Quando è chiamato in causa è spesso impreciso e non riesce a garantire quel dinamismo che lo aveva contraddistinto nelle prime stagioni in maglia romanista.

BOVE – Il giovane classe 2002 sta entrando a piccoli passi nelle rotazioni di Mou. Contro il Verona ha segnato il pesante gol del 2-2 ed è stato autore di un’ottima prova. Quando entra in campo mostra sempre grande determinazione e tanta voglia di mettersi in mostra. A volte commette errori di inesperienza, ma la strada intrapresa è certamente positiva.

DARBOE e DIAWARA – A inizio stagione hanno deluso quando Mou gli ha concesso delle opportunità. Negli ultimi mesi non hanno più avuto minuti a disposizione e difficilmente ne avranno da qui alla fine del campionato.

Prossima partita: Leicester-Roma, giovedì 28 aprile ore 21:00
Probabile formazione (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Mkhitaryan, Zalewski; Pellegrini; Zaniolo, Abraham.
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