Un Chi...occhio al Regolamento - Udinese-Roma 0-1

28.10.2013 11:00 di Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Udinese-Roma 0-1
© foto di Vocegiallorossa.it

La Roma ottiene a Udine la sua nona vittoria consecutiva e lo fa diretta dal team arbitrale guidato da Mauro Bergonzi, che ha fornito qualche spunto per per analizzare alcuni passi del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Dopo pochi istanti dal calcio d'inizio, Giampiero Pinzi intercetta  con il braccio sinistro un pallone giocato da Miralem Pjanic, inducendo Bergonzi a fischiare il calcio di punizione. Il Regolamento fissa i criteri per stabilire se un contatto tra il braccio il pallone sia volontario o meno, elemento decisivo ai fini del rilevamento del fallo di mano:

Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di un calciatore. Per stabilire la volontarietà, l'arbitro deve prendere in considerazione i seguenti criteri:

- il movimento della mano in direzione del pallone (non del pallone in direzione della mano);
- la distanza tra l'avversario e il pallone (pallone inaspettato);
- la posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia un'infrazione;
- il toccare il pallone con un oggetto tenuto nella mano (come indumenti, parastinchi ecc.) è considerato come un'infrazione alla stregua di un fallo di mano;
-il colpire il pallone lanciando un oggetto (scarpa, parastinchi ecc.) è da considerarsi un'infrazione alla stregua di un fallo di mano.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Interpretazioni delle Regole del gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

L'arbitro ha considerato volontaria l'azione del centrocampista dell'Udinese e ha per questo fissato il calcio di punizione.

All'11', Luis Muriel supera Maicon che commette fallo su di lui. L'azione prosegue per il vantaggio che però non si concretizza, quindi Bergonzi fischia assegnando il calcio di punizione all'Udinese e ammonendo il brasiliano. Tutto ciò è indicato specificamente dal Regolamento:

L'arbitro:

(…)
- lascia proseguire il gioco quando la squadra contro la quale è stata commessa un’infrazione beneficerà da ciò di un vantaggio e punisce l’infrazione iniziale se il vantaggio accordato non si è concretizzato nell’immediatezza;
(…)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Regola 5 "L'arbitro")

L'arbitro, una volta ravvisato il non concretizzarsi nell'immediatezza del vantaggio accordato dopo il fallo, è correttamente tornato indietro sulla sua decisione.

Al 20' avviene un contrasto di gioco tra Mehdi Benatia e Muriel, che termina a terra. Tuttavia, Bergonzi non solo non assegna il calcio di punizione all'Udinese, ma ammonisce il colombiano, reo di aver tentato di ingannarlo, per comportamento antisportivo:

Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:

(…)
- tenta di ingannare l’arbitro fingendo un infortunio o di aver subito un fallo (simulazione);
(…)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Interpretazioni delle Regole del gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

L'arbitro ha dunque valutato che Muriel si sia tuffato per tentare di guadagnare la punizione e lo ha ammonito. Tale decisione è a totale discrezione del direttore di gara.