Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Cagliari 2-4

02.02.2013 11:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Cagliari 2-4
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Dura serata per la Roma, che esce sconfitta a domicilio per 4-2 in una gara in cui il sestetto arbitrale guidato da Andrea Romeo fornisce spunti per poter analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 20', Erik Lamela prova ad andar via a Radja Nainggolan, che ferma l'azione del fantasista argentino allungando il braccio sinistro per fermare il pallone. L'arbitro ha quindi concesso il calcio di punizione alla Roma e ammonito il centrocampista belga.

Un calciatore che tocca volontariamente il pallone con la mano deve essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
- tocca il pallone volontariamente e platealmente con la mano per impedire ad un avversario di entrarne in possesso;
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Romeo ha considerato plateale il tocco volontario di mano di Nainggolan, e ha per questo motivo preso il provvedimento disciplinare.

AL 27', Panagiotis Tachtsidis resta a terra in seguito ad uno scontro con Victor Ibarbo. I giocatori del Cagliari prima e della  Roma poi proseguono il gioco, finché il pallone non esce e il greco viene soccorso dai sanitari giallorossi. Solo l'arbitro ha la facoltà di decidere se interrompere il gioco per infortuni di calciatori:

L’arbitro:
(...)
interrompe la gara se, a suo giudizio, un calciatore è gravemente infortunato e si assicura che sia trasportato al di fuori del terreno di gioco; tale calciatore potrà rientrare sul terreno di gioco solo quando il gioco sarà ripreso e dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro;
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 5 "L'arbitro").

Romeo non ha considerato "grave" l'infortunio di Tachtsidis e non ha interrotto per questo il gioco. I giocatori non hanno "interferito" con tale diritto/dovere del direttore di gara non buttando fuori il pallone, evitando i soliti equivoci che possono nascere in situazioni del genere.

Al 62', in seguito ad un'erronea segnalazione di un'infrazione di fuorigioco e alla "costituzione" di Daniele Conti, che confessa di aver toccato il pallone , Romeo torna sulla sua decisione "scodellando" il pallone, ovverosia effettuando una rimessa da parte dell'arbitro:

Una rimessa da parte dell’arbitro è un modo di riprendere il gioco quando, mentre il pallone è ancora in gioco, l’arbitro deve interrompere momentaneamente il gioco per qualsiasi ragione non altrove menzionata nelle Regole del Gioco.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 8 "L'inizio e la ripresa del gioco")

Non essendo di fatto stato interrotto il gioco per una scorrettezza, questa è stata la modalità corretta per riprendere il gioco.