Termina il mandato da presidente di Thomas DiBenedetto, l'uomo del passaggio della Roma in mani americane
Dopo undici mesi esatti - è stato nominato infatti lo scorso 27 settembre -, si è concluso il mandato da presidente, il 22° della storia giallorossa, di Thomas Richard DiBenedetto, che, come ventilato nelle ultime settimane, passa la mano a James Pallotta.
Il tycoon di Boston è stato la figura fondamentale per l'acquisizione del pacchetto di maggioranza della società da parte del NEEP, società costituita proprio da DiBenedetto insieme ai suoi soci James Pallotta, Michael Ruane e Richard D'Amore. Indimenticabili le interminabili giornate di quell'aprile del 2011 allo Studio Grimaldi di Roma e allo Studio Bingham di Boston, che hanno portato prima alla firma del contratto preliminare del 16 aprile in Italia (in Massachusetts era ancora il 15 a causa del fuso orario) e poi al sospirato closing del 18 agosto. Nei suoi undici mesi di mandato, DiBenedetto ha però pian piano perso le sue funzioni esecutive trasferite all'amministratore delegato Mark Pannes, pur rimanendo una figura di riferimento presenziando diverse volte allo Stadio Olimpico e anche in trasferta. Importanti per lo sviluppo del club la sua presenza al meeting londinese Leaders in Football e l'incontro avvenuto al CONI nello scorso mese di ottobre, fondamentale per mettere le basi del progetto stadio. DiBenedetto continuerà comunque a far parte del Consiglio di Amministrazione, anche se non farà più parte del comitato esecutivo.