SPECIALE 2010 DE ROSSI

01.01.2011 12:00 di Greta Faccani   vedi letture
SPECIALE 2010 DE ROSSI
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Non può iniziare meglio l'anno di Daniele De Rossi che, il 9 gennaio, va a segno contro il Chievo all'Olimpico, dopo appena un minuto di gioco, grazie al gol di testa su calcio d'angolo battuto da Pizarro.
Due settimane dopo, sempre all'Olimpico, arriva il Catania di Mihajlovic per disputare i quarti di finale della Coppa Italia e, anche in quel caso, un De Rossi in posizione quasi centrale segna di prima, regalando alla Roma la semifinale contro l'Udinese.
Meno fortuna c'è stata nella competizione internazionale dell'Europa League. Roma-Panathinaikos, 25 febbraio 2010. I giallorossi sono sull'1-0 grazie ad un gol di Riise quando, al 40' del primo tempo, De Rossi urta in area un giocatore avversario, procurando un rigore a favore degli ospiti. Il centrocampista cerca poi di farsi perdonare andando a segno nella ripresa, ma il risultato gioca nettamente a favore dei greci e la gara termina per 2-3.
Marzo rievoca dolci ricordi con quel 2-1 rifilato all'Inter capolista e la Roma, anche quella più scaramantica, inizia a pronunciare la parola “scudetto”. E' il 16' del primo tempo e sulla palla c'è Pizarro, pronto a tirare una punizione: Burdisso ci prova di testa, Julio Cesar respinge, ma il più veloce di tutti è De Rossi, che segna il primo dei due gol da parte giallorossa. Lo stadio impazzisce e Daniele si lascia trasportare in una corsa mentre bacia il parastinchi su cui c'è raffigurata la figlia, a cui dedicherà questo importantissimo gol.
Grazie anche a quella rete la Roma ci crede e, pur avendo perso punti fondamentali contro la Sampdoria poche giornate prima, si presenta a Verona il 16 maggio per quella che sarà ricordata da tutti come una vera e propria invasione giallorossa. Venticinque mila tifosi arrivano nella città veneta per sostenere la squadra nell'ultima gara del campionato 2009-'10 e, nella curva riservata agli ospiti, appare uno striscione che diventerà un simbolo: Chi tifa Roma non perde mai. Per i giallorossi Vucinic è già andato in rete e da Siena, dove gioca l'Inter, il risultato di 0-0 regala forti emozioni ad una squadra che continua a crederci. E' il 46' del primo tempo e De Rossi, grazie ad un passaggio del solito Pizarro, lancia un tiro da fuori area centrando pienamente la porta. Lo stadio esulta e la Roma raggiunge nuovamente la vetta della classifica ma, dopo pochi minuti, il solito Milito infrange i sogni dei tifosi, consegnando di fatto lo scudetto all'Inter.
Se si parla di De Rossi non si può non parlare di Nazionale. Presenza fissa tra i titolari prima di Lippi poi di Prandelli, leader incontrastato degli azzurri, subito dopo il termine del campionato vola in ritiro prima a Coverciano, poi al Sestriere per la preparazione dei Mondiali. Le settimane che precedono la partenza per il Sudafrica sono state particolarmente vive a causa di voci, sempre più insistenti, di un interessamento del Real di Mourinho per il centrocampista. Ad alimentarle è proprio De Rossi che, durante una conferenza stampa della Nazionale, ammette: "Il Real Madrid? Se la Roma decidesse per motivi economici di lasciarmi partire io posso anche andare, non si può dire che sarebbe un sacrificio".

Tempo qualche giorno e arrivano le smentite decise di Ranieri, di Rosella Sensi e dei dirigenti che puntualizzano: “Daniele non si muove da Roma”. Lo stesso De Rossi farà poi una vera e propria dichiarazione ai colori giallorossi, dicendo: "Mi sono chiesto come sarebbe giocare all'estero, ma ad essere onesti Roma è tutto per me: è la mia vita. Non sarei felice da altre parti. Ovviamente non si sa mai cosa potrebbe succedere, ma al momento non riesco a vedermi in un altro club o a vivere da una parte che non sia Roma".
Intanto la nazionale parte piena di speranze per i Mondiali e un affaticamento al polpaccio mette a rischio l'esordio di De Rossi contro il Paraguay. Dopo poche ore arrivano notizie positive e il centrocampista parte regolarmente tra gli undici titolari dell'Italia, per quella che sarà ricordata proprio come la partita di De Rossi, che regala il pareggio agli azzurri, sotto di un gol. Ma l'avventura della Nazionale in Sudafrica finisce presto a causa di due pareggi ed una sconfitta, collocando gli azzurri all'ultimo posto nel proprio girone.
Ad agosto riprendono le attività calcistiche di Daniele che, dopo qualche settimana di riposo, ritrova sulla panchina della Nazionale Prandelli, ex allenatore giallorosso e un altro ex, Antonio Cassano. Durante la gara contro le isole Far Oer al Franchi di Firenze, il centrocampista ritrova il gol, in quella che sarà una vera e propria goleada: 5-0 grazie alle reti di Gilardino, De Rossi, Cassano, Quagliarella e Pirlo.
Ma si sa, quando Daniele è in vena di gol le occasioni bisogna sfruttarle e a settembre torna in rete in campionato sfruttando un calcio d'angolo battuto da Totti, nella sfortunatissima trasferta a Cagliari finita per cinque reti ad uno per i sardi.
Gli impegni di De Rossi in Nazionale procurano al ragazzo un infortunio che gli farà saltare ben tre giornate di campionato e, poche settimane dopo, durante un'amichevole contro la Romania, Prandelli fa entrare De Rossi e Gilardino per tentare il recupero di un'Italia sotto di un gol. Dopo pochi minuti il numero 16 giallorosso è costretto a chiedere una sostituzione a causa di una contrattura che desterà non poche polemiche, dato il suo impiego ritenuto non necessario poiché si disputava un'amichevole.
Ma c'è un'altra competizione tanto importante per la Roma e per i tifosi: la Champions League. Dopo un avvio di stagione non proprio brillante, i giallorossi si giocano il tutto per tutto in casa contro il Bayern Monaco, in vetta al girone. Il primo tempo registra ben due reti per i tedeschi e la conseguente preoccupazione per ciò che potrebbe significare l'uscita dal torneo. Ma qualcosa cambia nell'intervallo e la Roma ritrova se stessa assieme al giusto entusiasmo. E' una rimonta storica quella che in soli 35 minuti dona ai giallorossi il passaggio del turno e De Rossi lascia l'impronta in quella notte magica, segnando il gol del pareggio all'82'. L'Olimpico esplode, l'emozione è incontenibile e Daniele si butta tra le braccia del compagno di reparto Pizarro, in quella che resterà per sempre una delle più belle immagini di quella storica gara.