La gara vista dalla curva - E' ancora Totti che fa impazzire di gioia i tifosi

La gara vista dalla curva - E' ancora Totti che fa impazzire di gioia i tifosiVocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano
lunedì 18 marzo 2013, 10:00Approfondimenti
di Yuri Dell'Aquila

E' il minuto 70, Francesco Totti ed Erik Lamela sono sul punto di battuta di un calcio di punizione guadagnato dal numero 10 per fallo di Valdes, ci si chiede chi calcerà, qualcuno vede l'argentino contare i passi, altri sono sicuri che scoccherà il destro il Capitano, e sono proprio questi ultimi ad avere ragione. Mentre parte la rincorsa di Totti l'intero stadio trattiene il respiro e il tempo sembra fermarsi. Un istante dopo, per la 226esima volta in carriera, i tifosi impazziscono di gioia urlando in preda alla passione più sfrenata il nome del proprio simbolo, e non il cognome, invitati dallo speaker Matteo Vespasiani, il quale per una volta inverte i ruoli per la celebrazione di un gol. 

Un prepartita ricco di contenuti fa da preludio al quarto successo in sei partite per la squadra di Aurelio Andreazzoli, che sbriga la pratica Parma con un 2-0 firmato Lamela-Totti, permettendo ai giallorossi di issarsi a quota 47 in classifica, raggiungendo al quinto posto Lazio e Inter (sebbene i nerazzurri abbiano una partita in meno). 

Poco prima del riscaldamento è Antonio Carlos Zago, storico difensore campione d'Italia con la Roma nella stagione 2000/2001, che fa il suo ingresso in campo trovando gli applausi degli spettatori, non moltissimi, presenti all'Olimpico in questa piovosa serata di fine inverno, ufficializzando in questo modo l'ingresso nello staff tecnico del brasiliano. Prima del fischio d'inizio Daniele De Rossi, alla 300esima presenza in maglia giallorossa, e Francesco Totti depongono sotto la Curva Sud un mazzo di fiori in memoria di uno dei leader del gruppo Fedayn scomparso nei giorni scorsi.

Dopo un mese e mezzo, torna tra i titolari nel centrocampo a quattro Panagiotis Tachtsidis, accolto da una reazione contrastante dal pubblico, mentre c'è molto stupore per la decisione di inserire Lamela come esterno destro. La partenza della Roma è bruciante, e dopo soli 7 minuti è proprio il talento argentino che sblocca la gara, correggendo in rete una gran conclusione al volo di De Rossi. In un primo momento il gol viene assegnato a Florenzi, nel corso del primo tempo invece, arriverà la rettifica che permetterà di rendere il giusto tributo al numero 8 giallorosso, capocannoniere stagionale con 13 centri. La squadra capitolina potrebbe dilagare e chiudere la gara dopo venti minuti, soprattutto con un Simone Perrotta protagonista di due palle gol nitide, ma un po' la sfortuna e un po' alcune decisioni arbitrali dubbie fanno sì che il risultato resti sull'1-0 fino all'intervallo.

La seconda frazione si apre con un gioiello di Totti su calcio di punizione che meriterebbe la rete solo per la bellezza del gesto tecnico, ma che si infrange prima contro il palo e poi contro la traversa, a Mirante battuto. La clamorosa occasione scuote il Parma, che inizia a farsi vedere dopo circa un'ora di gioco dalle parti di Stekelenburg, e solo la traversa prima e Burdisso con una scivolata alla disperata salvano il risultato. La tensione regna sovrana all'interno della Sud, che intuisce il momento di difficoltà e aumenta il volume del proprio sostegno, applaudendo prima Tachtsidis nel momento della sua sostituzione e sostenendo poi con più foga i giallorossi verso il raddoppio, che puntuale arriva pochi minuti più tardi con Totti. La rete chiude la partita, che vedrà il suo ultimo sussulto nella battute finali a causa del vantaggio torinese sulla Lazio, il quale provoca l'entusiasmo dei sostenitori romanisti, che esultano sugli spalti festeggiando l'aggancio ai danni dei biancocelesti. La chiusura è tutta per i calciatori di Aurelio Andreazzoli, che sulle note di "Grazie Roma" si godono il terzo successo di fila casalingo, sfilando sotto la Curva Sud e ricevendo il giusto ringraziamento da parte di un pubblico caloroso oramai tornato a sognare.