I 10 acquisti Flop dell'era Sabatini
Poco dopo le 19 di oggi (ieri, ndr) è arrivata l'ufficialità dell'addio di Walter Sabatini, che saluta Roma dopo 5 anni di duro e intenso lavoro. Cinque anni di acquisti e cessioni che si sono rivelati più o meno indovinati. Questi sono i 10 peggiori acquisti per prestazioni sul campo dell'era Sabatini.
I 10 acquisti Flop dell'era Sabatini:
Juan Iturbe – Soffiato alla Juventus quando ormai aveva il biglietto aereo per Torino, viene pagato più di 20 milioni di euro dal Verona. Una delle rivelazioni della Serie A si trasforma in un flop. È fermo ad appena 5 gol con la maglia della Roma, non riuscendo a reggere la pressione del passaggio da squadra di provincia a top team. Viene ceduto in prestito al Bournemouth a gennaio, ma anche in Premier League colleziona appena 2 presenze.
Simon Kjaer – Era già stato con Sabatini ai tempi del Palermo dove il massiccio difensore danese aveva ben figurato. Tornato in Italia è un vero e proprio incubo. Prestito oneroso da 3 milioni di euro, non viene riscattato per la cifra stabilita di 7 milioni di euro.
Bojan Krkic – Uno degli astri nascenti del Barcellona. Arriva con Luis Enrique come una grandissima promessa in prestito (12 milioni), con diritto di riscatto del club catalano (13 milioni) e contro diritto di acquisizione per una cifra da top player in favore della Roma (28 milioni per un totale di 40). Gioca 37 gare nelle quali realizza 7 gol, senza mai convincere e con le dimissioni dalla Roma di Luis Enrique finisce la sua avventura romanista. Va in prestito al Milan fallendo anche lì.
Mauro Goicoechea – Il portiere bravo con i piedi tanto voluto da Zdenek Zeman. In porta si gioca con le mani, ma son dettagli. Il capolavoro avviene in Roma-Cagliari 2-4 quando riesce a farsi autogol provando a prendere in uscita alta un cross di Avelar, che ha il giro ad uscire, e scaraventandolo in porta. Al Fantacalcio prese -3 (3 -4 gol presi – 2 di autogol).
Michel Bastos – Una meteora. Da gennaio a fine stagione l’ex stella del Lione viene acquistato per rinforzare la fascia sinistra. Un ruolo ben definito non lo ha, ma da terzino sinistro è un completo disastro. L’emblema? La gara di Tim Cup (semifinale di ritorno con andata vinta 3-2) contro il Napoli.
Tin Jedvaj – In patria son sicuri sarà il nuovo Paolo Maldini. 5 milioni di euro per il giovanissimo difensore centrale croato. Garcia non lo impiega quasi mai se non come terzino destro a campionato orami finito. Quando viene impiegato con la Primavera stecca anche lì. Fortunatamente con una buona plusvalenza viene venduto al Bayer Leverkusen.
Ashley Cole – Con lui si è provato a fare un’operazione alla Maicon. Un giocatore dal palmares invidiabile che ha solo un difetto, non può giocare in un campionato tattico come quello italiano. L’unica gara decente la fa non a caso in Inghilterra contro il Manchester City. La Roma lo mette fuori rosa per disperazione, chiedendogli una rescissione contrattuale che arriva soltanto questo gennaio.
Salih Uçan – Prestito da 4,75 per due anni e riscatto fissato a 11 milioni. Doveva essere il nuovo Pjanic. In due stagioni conta 9 presenze in prima squadra, qualcuna con la Primavera. Né Garcia, né Spalletti lo hanno mai preso in considerazione. Il più grande punto interrogativo della gestione Sabatini.
Marteen Stekelenburg – Il vice campione del mondo in Sud Africa doveva essere quel portiere di qualità che mancava alla Roma da tanto tempo. Sordo da un orecchio non impara una parola di italiano, manifestando seri problemi nel coordinare la difesa. Viene prima messo su un volo per l’Inghilterra durante il calciomercato di gennaio poi, una volta atterrato, gli viene detto di tornare a Roma poiché non si era fatto in tempo a tesserare Viviano.
José Angel Valdes – Pagato in totale 5 milioni di euro, già dal suo esordio nel preliminare di Europa League perso 1-0 contro lo Slovan Bratislava si capisce che il ragazzo non va. Nella sua prima partita in Serie A contro il Cagliari riesce a farsi cacciare per rosso diretto dopo che, disceso sulla fascia fino all’area avversaria, perde il pallone e falcia da terra Biondini. Disputa 32 partite con la Roma. Troppe.