Fonseca a caccia di soluzioni per scrivere il lieto fine a questa stagione

10.02.2020 22:35 di Danilo Budite Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite
Fonseca a caccia di soluzioni per scrivere il lieto fine a questa stagione
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La stagione della Roma è a un momento di svolta. Partita in sordina, la squadra di Fonseca è cresciuta piano piano, dando l'idea di procedere passo dopo passo vero l'obiettivo stagionale: la qualificazione in Champions. Nel momento clou però qualcosa si è rotto. Il 2019 è terminato con la strepitosa vittoria di Firenze, il 2020 è iniziato con la terribile sconfitta interna col Torino. Da lì il crollo, con appena 4 punti in 5 partite di campionato, il quarto posto che si allontana e, in aggiunta, l'eliminazione dalla Coppa Italia. Viene facile, all'indomani della notte degli Oscar, riconoscere nella prima stagione di Fonseca il più classico degli schemi dei film hollywoodiani. L'inizio in una situazione complicata, la crescita graduale, la lenta affermazione, le prime soddisfazioni, e quando tutto sembra andare per il meglio, l'improvvisa rottura degli equilibri. Tutto precipita, ogni cosa sembra perduta, il lieto fine pare allontanarsi sempre di più. Questa ora è la situazione in cui si trova Paulo Fonseca, un momento di buio assoluto da cui sembra non esserci via d'uscita. Ma in ogni film hollywoodiano di matrice classica, quando tutto sembra perduto il protagonista si rimbocca le mani e trova una soluzione per giungere al lieto fine cui è destinato dall'inizio della pellicola. Allo stesso modo ora il tecnico portoghese ha l'obbligo di prendere le redini del proprio film e cambiare le sorti della stagione verso la tanto agognata qualificazione Champions. Per farlo serve un netto cambiamento di rotta e diverse sono le opzioni a disposizione di Paulo Fonseca.

DEJA VU MANCINI - La prima opzione, più logica e più sicura in quanto già sperimentata, è quella del ritorno a centrocampo di Gianluca Mancini. L'emergenza ha portato il giovane centrale in mezzo al campo e in quel periodo la Roma ha vissuto il miglior momento della sua stagione. Con Diawara ai box e Cristante squalificato, l'occasione di riportare Mancini in posizione più avanzata potrebbe presentarsi già nel prossimo match. Un doppio ritorno di fiamma per il 23 giallorosso, a Bergamo da ex, a centrocampo da equilibratore. Il difensore lì in mediana infatti garantirebbe maggiore aggressività alla squadra e più copertura a una difesa estremamente fragile nelle ultime uscite. Inoltre libererebbe di qualche compito difensivo un appannato Veretout, che ha dato il meglio di sé proprio a fianco di Mancini, quando ha potuto agire più liberamente in proiezione offensiva, con la garanzia di una copertura sempre presente. 

RINNOVAMENTO A DESTRA - Un'altra carta che Fonseca potrebbe giocare già nel prossimo match con l'Atalanta è una fascia destra del tutto nuova. Due delle pochissime note liete del match col Bologna, forse le uniche, sono stati gli ingressi in campo nel secondo tempo di Bruno Peres e Carles Perez. Il brasiliano, a parità di incertezze difensive con Santon, ha dimostrato una ben più intensa vivacità offensiva, premiata dall'assist per il gol di Mkhitaryan. Vista l'estrema difficoltà della Roma a segnare, avere una fonte di gioco offensiva in più sicuramente potrebbe essere un vantaggio per i giallorossi. Il giovane spagnolo ha avuto un ottimo impatto nel match contro i felsinei, tentando più volte la giocata e creando apprensioni alla retroguardia rossoblu. Un ingresso convinto per un giocatore che sicuramente è più libero di testa rispetto ai colleghi di reparto, e ciò in un momento del genere può fare tutta la differenza del mondo. Visto anche l'appannamento di Ünder, eccezion fatta per l'eccellente derby, la freschezza di Perez può davvero portare aria nuova alla pericolosità offensiva giallorossa. Peres-Perez, il rinnovamento a destra potrebbe essere una grande arma offensiva per Fonseca.

DA 4 A 3 - La grande novità di questo 2020 è l'improvvisa fragilità difensiva della Roma. Se i numeri offensivi non sono mai stati strepitosi, ciò che ha fatto le fortune giallorosse fino a un mese fa è stata la solidità difensiva, patrocinata dalla coppia Mancini-Smalling. In un mese tutto è cambiato: la coppia è scoppiata, con preoccupanti errori individuali e lacune organizzative, e la difesa è crollata a picco. La Roma ha mantenuto la porta inviolata solo una volta nel 2020: nel match di Coppa Italia col Parma, quando Fonseca ha schierato un'inedita difesa a tre piazzando Cristante tra i centrali di difesa. Un'operazione del genere potrebbe essere ripetuta per provare a ritrovare la solidità difensiva persa. La scarsità di scelta sulle fascie difensive si abbina a una paradossale abbondanza nel mezzo, con addirittura sei centrali di ruolo a disposizone di Fonseca: Mancini, Smalling, Fazio, Çetin, Ibanez e Juan Jesus. L'adozione della difesa a tre dunque è possibile, la scelta a disposizione del tecnico portoghese è ampia e rinforzata dalle caratteristiche di terzini come Peres e Spinazzola che ben si adattano a un assetto di gioco del genere. Che sia il 3-3-1-3 proposto a Parma, o un più canonico 3-4-3, una mossa per sistemare una retroguardia sempre più lacunosa potrebbe essere davvero il passaggio da 4 a 3.

DOPPIA MINACCIA - Il problema difensivo è una novità del 2020, ma quello offensivo è una costante che accompagna la Roma da inizio anno, tranne saltuari exploit. Alle spalle di Dzeko, il miglior marcatore è Kolarov, a quota 5 gol, togliendo Zaniolo, fermo a 6 e out per il resto della stagione. Sono mancati tantisismo quest'anno i gol degli uomini sulla trequarti, il migliore è Kluivert con 4, e l'infortunio di Zaniolo ha fatto precipitare la situazione. Servono i gol quindi e una soluzione al problema potrebbe essere quella di raddoppiare la minaccia offensiva: Kalinic insieme a Dzeko. Il bomber bosniaco agisce ormai sempre di più da centravanti atipico, venendo molto incontro a giocare il pallone e aprendo spazi in area che però rimangono sguarniti. Alle sue spalle Pellegrini è un trequartista di rifinitura più che d'inserimento, quindi la presenza in area dell'offensiva giallorossa è spesso troppo esigua. Con Kalinic in campo ci sarebbe sempre un uomo offensivo in area, lasciando Dzeko libero di giocare il pallone e Pellegrini di rifinire. Al momento però, per stessa ammissione di Fonseca, questa soluzione appare complicata, perché la squadra deve abituarsi a sostenere il peso delle due punte. Eppure, per caratteristiche tecniche dei protagonisti, la coppia di centravanti potrebbe rappresentare una svolta per il reparto avanzato giallorosso. 

Prossima partita: Atalanta-Roma, sabato 15 febbraio ore 20:45
Probabile formazione (4-2-3-1)
: Pau Lopez; Spinazzola, Smalling, Cetin, Kolarov; Mancini, Veretout; Perez, Pellegrini, Perotti; Dzeko.
Ballottaggi: Spinazzola/Bruno Peres, Kluivert/Perotti.
In dubbio: -
Indisponibili: Zappacosta (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro), Zaniolo (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con associata lesione meniscale), Diawara (trauma distorsivo al ginocchio sinistro).
Squalificati: Cristante
Diffidati: Veretout, Pellegrini, Dzeko.