Deja vu per la Roma: altro rigore beffa nel finale. Continua il momento no
È una partita da non fallire assolutamente, non solo per continuare a nutrire speranze, ma anche per voltare definitivamente pagina dopo le ultime batoste. La Roma si gioca moltissimo nella trasferta di Torino contro una squadra in palla. Una vittoria serve come il pane anche a Garcia, che manda in campo il suo cocco Gervinho per la prima volta dopo l'infortunio rimediato in Nazionale. Con lui in avanti ci sono Dzeko e Iago Falque. Centrocampo classico con la linea a tre Pjanic, De Rossi, Nainggolan. In difesa tornano Rüdiger e Szczesny, con Florenzi, Manolas e Digne a completare il reparto arretrato. Per i padroni di casa formazione tipo, nella quale spiccano gli attaccanti Quagliarella e Belotti, oltre al terzino Bruno Peres, in passato obiettivo caldo della Roma.
Comincia la sfida e al 3' è subito Toro protagonista con una doppia occasione ravvicinata. Prima Baselli serve Belotti, il quale in spaccata esalta i riflessi di Szczesny, e poi Bruno Peres va al tiro dalla distanza senza creare grattacapi al portiere. La pressione granata continua e due minuti dopo ancora lui, Bruno Peres, prova il tiro di prima trovando la deviazione provvidenziale di un difensore. Dopo la sofferenza iniziale la Roma esce dal guscio. Su un lancio di Florenzi Dzeko tenta la sponda in mezzo di testa, ma Glik, ben appostato, sbroglia la matassa. Al quarto d'ora Acquah se ne va sulla fascia ed è steso da Pjanic, che rimedia un cartellino giallo. I giallorossi cercano di tenere palla aspettando l'apertura di un varco, ma i granata si difendono bene. Al 23', dopo uno scatto all'altezza della bandierina, finisce la partita di un Gervinho non al meglio delle condizioni; al suo posto dentro Iturbe. Bruno Peres viene ammonito per aver steso Digne e manda a quel paese l'arbitro, il quale lo redarguisce con un sonoro “La mano te la metti giù”. Poco più tardi, in seguito a un fallo di Digne su Acquah, si scaldano gli animi tra Florenzi e il ghanese ed entrambi vengono ammoniti dall'arbitro. Dopo questo episodio il pubblico granata non perde occasione per fischiare il numero 24. Prima dell'intervallo Belotti guida la transizione dei suoi andando al tiro senza servire i compagni e senza trovare lo specchio della porta. Finisce così un primo tempo nervoso e spezzettato.
La ripresa comincia con una discesa libera di Bruno Peres, il cui cross è bloccato in presa sicura da Szczesny. Dall'altra parte Nainggolan tenta il tiro al volo da distanza siderale, facile da disinnescare per Padelli. Al 50' episodio da segnalare in area giallorossa: Rüdiger colpisce involontariamente il pallone di mano, e l'arbitro non lo sanziona. La partita continua a essere bloccata e i tanti falli non aiutano lo spettacolo. Al 60' un liscio clamoroso di Rüdiger in area potrebbe costare caro, ma nessun granata è lesto ad approfittarne e si rimane sullo 0-0. Dieci minuti più tardi Dzeko sovrasta Glik e conclude di testa mancando il sette di poco. Sempre di testa, stavolta su calcio d'angolo, Iturbe potrebbe incidere sul match, ma l'argentino non inquadra la porta. All'83' un fulmine a ciel sereno: calcio di punizione dalla tre quarti in favore della Roma: s'incarica della battuta Pjanic, che non trova compagni bensì il fondo del sacco all'incrocio dei pali. È il gol tanto sperato dai tifosi giallorossi. Nel primo minuto di recupero Dzeko potrebbe chiudere la contesa presentandosi tutto solo di fronte a Padelli, ma lo grazia. La legge del calcio è spietata e all'ultimo minuto il gol sbagliato si tramuta in gol subito: Manolas interviene in maniera spartana, ma all'apparenza regolare, su Belotti lanciato a rete. È rigore per il Torino; dal dischetto va Maxi lopez che non sbaglia. Per la Roma una beffa finale che aumenta la preoccupazione in vista della sfida decisiva di Champions League contro il BATE.