Tanti i pretendenti alla panchina della Roma
Il futuro è adesso. O meglio, è adesso il momento di pensare al futuro. Lo sta già facendo Sabatini, che finora ha lavorato nell’ombra (neanche troppo), per trovare il giusto nome per la panchina della Roma. A contare i nomi già accostati ai giallorossi, non basterebbero le dita di una mano. Se invece si restringe il cerchio a quelli fattibili, forse cinque dita possono bastare: Montella, Pioli, Delio Rossi, Ancelotti, Guardiola.
Top gun – Partiamo proprio dall’Aereoplanino. Non ha sicuramente colpe per la negativa stagione giallorossa, e non era facile far meglio di quello che ha fatto. E’ riuscito a ricompattare un gruppo che sembrava psicologicamente distrutto, ma ha lasciato per strada qualche tassello dal punto di vista tattico. Il suo rinnovo ad oggi appare difficile, anche se Sabatini non lo esclude.
Il laziale – Delio Rossi. Tema scottante tra le radio romane. E’ possibile perdonare quel suo bagno nel fontanone dopo aver vinto il Derby da allenatore della Lazio? Difficile. Talmente difficile da escludere il suo ingaggio.
L’outsider – E’ Pioli il nome che nessuno si aspettava. “E’ idoneo, è un’opzione valida” ripete Sabatini a chi glielo chiede. Certe non smuove gli animi dei tifosi, o meglio, non li smuove in senso positivo. L’idea che si ha, è che sia un paracadute nel caso non si trovi di meglio.
I sogni – Carlo Ancelotti e Pep Guardiola. Nomi affascinanti e vincenti. Entrambi sono già stati a Roma da calciatori, Ancelotti ci ha lasciato il cuore. Esonerato domenica pomeriggio, è in pole position per la panchina della Roma. Sempre che Mourinho…
Capitolo Guardiola. Un nome bisbigliato tra gli addetti ai lavori. Così mitico e irraggiungibile. Cosa ha rinforzato la sua candidatura? Le parole di venerdì di James Pallotta, uno dei soci di DiBenedetto: “Aspettate dopo la finale di Champions e rimarrete sorpresi…”.