Premio European Golden Boy, annunciati i 25 finalisti

(ANSA) - GENOVA, 15 OTT - L'antica Badia di Sant'Andrea sulla collina degli Erzelli di Genova, nuova casa del settore giovanile del Genoa, ha fatto da cornice all'annuncio dei 25 candidati all'European Golden Boy 2025, giunto alla 23/a edizione e delle dieci finaliste della European Golden Girl 2025. Il premio ideato dal giornalista Massimo Franchi e nato tra la collaborazione di Tuttosport e Football Benchmark che hanno sviluppato un algoritmo che analizza le prestazioni dei giocatori nati dopo l'1 gennaio 2005 e stilato una lista per il premio che verrà assegnato a dicembre. All'evento presentato dalla giornalista di Sky Federica Lodi e dal direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, hanno partecipato l'ad del Genoa, Andres Blazquez, il tecnico rossoblù Patrick Vieira, la responsabile del settore femminile rossoblù Marta Carissimi e l'assessore allo sport di Regione Liguria, Simona Ferro. La scelta della Badia è stata l'occasione per sottolineare l'importanza di una struttura nella crescita dei settori giovanili, come la "Masia" del Barcellona. "Questa è una struttura di cui avevamo bisogno - ha raccontato Blazquez -. Qui i ragazzi sono controllati e devono pensare a studiare e giocare. Non possiamo replicare il modello Masia del Barcellona ma il 3% dei ragazzi delle nostre giovanili ha esordito nei professionisti ed è già un buon risultato". "Fa piacere che il Genoa abbia creato un luogo che accolga gli sportivi dove non c'è solo agonismo ma anche valori-ha sottolineato l'assessore Ferro-.
Perché i ragazzi con lo sport diventano cittadini migliori ". A parlare dei giovani e della sua esperienza anche da tecnico giovanile Vieira. "La mia esperienza mi aiuta tantissimo coi giovani, ho esordito in prima squadra a 17 anni ed ero capitano a 19. Quando li vedo in difficoltà comunico con loro - ha sottolineato l'attuale allenatore rossoblù -. Quando ero al Manchester City guardavamo il talento ma soprattutto come reagivano mentalmente in campo. Dobbiamo trovare sempre il modo di comunicare con loro e avere la pazienza anche di discutere con loro ad esempio quando chiedono perché non giocano". (ANSA).
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