Pjanic: "Il mio sogno, ora, è vincere qualcosa di importante"
Calcio2000 questo mese ha incontrato il centocampista bosniaco Miralem Pjanic, gioiello della Roma che ha deciso di rimanere nella capitale nonostante a corte serrata di numerosi(e munifici) estimatori.
Sai che i tifosi della Roma ti chiamano Giotto? "Sì, lo so ed è un soprannome di cui vado orgoglioso, perché io gioco per divertirmi e far divertire i tifosi. Cerco sempre di fare giocate belle, ma che devono sempre essere funzionali all'interesse della squadra, se no è tutto inutile...".
Per parafrasare Garcia, si può dire che il mister ha rimesso Pjanic al centro della Roma? "Diciamo che il gioco di Garcia dà grande importanza al centrocampo e, giocando io a centrocampo, possiamo anche dire così (sorride, ndr)".
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Quando hai realmente capito che saresti riuscito a coronare il tuo sogno? "Quando sono arrivato in Francia ho capito che si faceva sul serio. Mi dicevo:"Perché lui dovrebbe farcela e io no?" e ho dato tutto me stesso perché ciò accedesse".
L'emozione che vorresti ancora provare? "Vincere titoli, vedere la gente esplodere di gioia. Questo è il mio prossimo obiettivo, lavoro ogni giorno per questo".
Come ha fatto la Roma a convincerti, se ha dovuto convincerti, a trasferirti in Italia? "Ero in ritiro con la Nazionale e non pensavo di lasciare il Lione, ma la Roma mi ha contattato, Luis Enrique è venuto più volte a farmi visita, mi hanno dimostrato in tutti i modi quanto mi volessero davvero. Mi sono detto che se tutti mi volevano così tanto, era giusto venire qui".