On This Day: “Cesare Augusto Fasanelli il Testina d’oro della Roma di Testaccio”

19.05.2015 10:04 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: asroma.it
On This Day: “Cesare Augusto Fasanelli il Testina d’oro della Roma di Testaccio”
© foto di Vocegiallorossa.it

Questo l'appuntamento giornlaiero targato asroma.it per la rubrica On This Day:

 

“Cesare Augusto Fasanelli il Testina d’oro della Roma di Testaccio”

19 maggio 1907, Roma
Nasce Cesare Augusto Fasanelli

“Noi ci autodefiniamo ‘fondatori’ perché fummo, nel lontano 1927 in occasione della nascita della Roma, i primi difensori dei gloriosi colori giallo-rossi. Fummo noi che attivamente profondendo tutte le nostre giovanili energie, tutto il nostro indomabile ardore, tutto il nostro vibrante entusiasmo, sportivamente e disinteressatamente gettammo le basi di quella che sarà poi leggendariamente definita ‘la Roma di Testaccio’. Fummo noi signor presidente i primi lupacchiotti”. Questa lettera, risalente all’agosto del 1961, venne inviata  all’allora numero uno giallorosso Anacleto Gianni.

Il suo autore, Cesare Augusto Fasanelli, nato a Roma il 19 maggio 1907, era stato una delle colonne immortali della prima Roma collezionando nei suoi sei anni di milizia 166 presenze nella massima serie (Divisione Nazionale e Serie A) con 58 reti, 14 presenze e 10 reti in Coppa CONI e 2 presenze in Coppa dell’Europa Centrale.

Nel palmares di Fasanelli la vittoria nella Coppa CONI del 1928 e il vanto non da poco di essere andato a segno nella prima gara di Divisione Nazionale della storia della Roma, il 25 settembre 1927. Particolare curioso, ma in linea con i tempi, Fasanelli firmò il contratto che lo legava all’AS Roma solo tre giorni più tardi di quel debutto con gol, il 28 settembre 1927. Partì dalla bella casa di Via Catone e si recò a Via degli Uffici del Vicario per legarsi a quella che sarebbe stata la squadra della sua vita.

Fasanelli aveva iniziato la carriera nella Romulea (dove militava già nella stagione 1922/23), per poi vivere stagioni di gloria nell’Alba. Una volta nella Roma era divenuto uno dei perni irrinunciabili del gioco offensivo giallorosso e le sue quotazioni erano salite fino a farlo convocare, nell’agosto 1930, nella Nazionale Universitaria che vinse il titolo iridato di categoria a Darmstad.

Puntando su una ottima tecnica di base, su un micidiale colpo di testa e su un grande senso della posizione Fasanelli segnò un’era nella storia giallorossa. Agli albori della stagione 1932/33, il rapporto di Fasanelli con i nuovi tecnici (Baar e Kovacs) si logora e “Cesaretto” scrive addirittura al suo vecchio maestro Garbutt per sondare la possibilità di trasferirsi al Napoli.

La separazione dalla Roma e da Roma arriva nel 1933, per Fasanelli ancora stagioni di gloria al Pisa alla Fiorentina al Genoa e al Parma, poi il tramonto nella Mater del grande amico Fulvio Bernardini. Nel 1942/43 consegue anche la tessera di aiuto allenatore ma il suo rapporto con il calcio diviene sempre più incidentale. Quello che non tramonta è l’affetto per la Roma che rimase intatto sino alla sua scomparsa avvenuta sempre a Roma il 4 aprile 1992".

 

Nati oggi (i dati statistici si riferiscono al totale delle competizioni ufficiali)

Cesare Augusto Fasanelli, 19 maggio 1907 a Roma – Centrocampista: 184 presenze, 69 gol
Franco Selvaggi, 19 maggio 1953 a Pomarico (MT) – Attaccante: 3 presenze, 0 gol
Segundo Victor Ibarbo Guerrero, 19 maggio 1990 a Cali (Colombia) – Attaccante: 8 presenze, 0 gol