Ilicic: "Gasperini ti entra in testa come nessuno. Tra un allenamento e l'altro le gambe ti pulsano, ti viene da vomitare"

Josip Ilicic, ex attaccante di Atalanta e Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha raccontato del suo periodo buio quasi come se fosse una confessione. Il ragazzo ha trattato vari temi, tra cui il rapporto con l'attuale allenatore giallorosso Gian Piero Gasperini, con cui ha lavorato a Bergamo. L'attaccante sloveno ha sottolineato l'importanza di Gasperini sia dentro che fuori dal campo. Queste alcune delle sue dichiarazioni
Ci racconti la preparazione con Gasperini.
“Tra un allenamento e l’altro non riesci a dormire: le gambe pulsano, sei stanco, ti viene da vomitare. Ma ti entra nella testa come nessuno. Se superi il test di ritiro, ovvero tre settimane da doppie sedute e corse nei boschi, allora capisci. Quante partite abbiamo ribaltato grazie a quella corsa? Noi duravamo 90’, gli altri al 60’ erano cotti. Ogni tanto con Gasp c’erano discussioni, ma quando uno si ama litiga”.
E anche lei. Ha mai pensato di non farcela?
“Di cose private non parlo. Mi hanno offerto soldi per raccontare la mia storia, ma i dettagli li tengo per me”.
Come mai si è ammalato?
“Non sapevo se sarei tornato a giocare, e quando sei chiuso in casa allora inizi a pensare. Sono stato 42 giorni a Bergamo senza la mia famiglia. Ho sofferto. I soldi, i contratti, non mi importava più di nulla. Non stavo bene. E le voci su mia moglie mi addoloravano”.
Gasperini, raccontando il suo calvario, si è commosso. Che effetto le ha fatto?
“Ti fa capire com’ero e come stavo. E chi eravamo noi due, insieme. Io non posso dimenticare ciò che ha fatto per me. Nel 2018 fui ricoverato in ospedale per un’infezione. Avevo paura di non svegliarmi. Lui dopo una settimana mi disse ‘Josip, alzati che dobbiamo giocare’. ‘Mister, non sto in piedi’. ‘Non mi interessa, stai in campo’. Lo fece anche a Valencia. Dopo il terzo gol chiesi il cambio, lui mi ignorò e segnai il quarto. Mi ha spinto oltre i limiti che pensavo di avere”.
Sempre Gasp disse che nel 2020 lei era da Pallone d’Oro.
“Cosa posso dire? Non parlo mai di me, però ero in gran forma. Non so se fossi da Real Madrid, ma nel 2010, a Palermo, misi piede in palestra per la prima volta. Magari se l’avessi fatto già a 17 anni…”.
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