Di Gennaro: "Avrei dato la 10 a Zaniolo, è una maglia che ti responsabilizza". AUDIO!
L'ex centrocampista Antonio Di Gennaro si è collegato in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto:
Curiosità intorno all'Italia?
"Sì, c'è curiosità: era stato raggiunto un bel livello, adesso alla ripartenza saranno da valutare le condizioni di tutti. Mancini mi è sembrato comunque sereno e sicuro. Zaniolo avrà una chance importante, l'infortunio di Bernardeschi costringerà il ct ad inserire un altro esterno di ruolo. Credo anche alla staffetta Immobile-Belotti e all'esordio di Caputo, poi è da capire come stanno lavorando nelle varie preparazioni. Mettiamoci in mente che anche la Nations League può essere utile".
Bernardeschi "alla Zambrotta" è un'idea valida?
"Nella Fiorentina di Sousa giocava a tutta fascia, e se Pirlo volesse fare davvero un 3-4-1-2 ci potrebbe stare. Io però lo vedo più come attaccante esterno: Sarri voleva proporlo come centrocampista e la cosa non è andata bene. Può essere la svolta della carriera, come fu per l'arretramento di Pirlo voluto prima da Mazzone e poi da Ancelotti. Per me dove rende di più è da esterno alto, poi certo, si può adattare. Deve sfruttare le sue qualità, forse sente la pressione dell'ambiente, è pesante per lui. Nella Juventus è tornato Luca Pellegrini: non so se rimarrà ma lui può essere prima alternativa ad Alex Sandro".
Chi rischia il posto all'Inter se arriva Vidal?
"Barella, e poi uno tra Brozovic e Sensi, pensando che c'è anche il nome di Kante, che vedrei bene con Vidal e Barella. Se l'Inter prende Kante alle cifre che leggo, è da stringergli la mano, perché va su un giocatore pazzesco che alza il livello".
Come finirà la vicenda di Messi?
"Lì possono succedere tante cose: ballano soldi, questioni d'immagine del club... Ci sono al lavoro avvocati e commercialisti. Lo vedrei meglio di tutti al Manchester City, dove c'è il suo mentore Guardiola, quello che l'ha sfruttato meglio di tutti. Può essere ancora decisivo, ritrovando tra l'altro un suo amico Aguero. Per me sarebbe davvero la squadra migliore per lui, anche se non sarà facile. Certo, quel discorso del padre che compra casa a Milano... Penso tra l'altro che la società non avrebbe problemi economicamente per fare un acquisto come Messi. Già adesso con due-tre acquisti diventa la più accreditata per vincere il campionato".
Fosse nella Juventus riprenderebbe Kean?
"Per aiutare Ronaldo è più funzionale Dzeko, normale che si vada su Suarez, ma ci sta anche un giovane. Kean non è Haaland, ma ha delle qualità: deve lavorare sulla mentalità. Deve capire che per certi traguardi non contano solo 3-4 mesi".
Su Miranchuk dell'Atalanta che dice?
"Ci auguriamo intanto che Ilicic torni a fare le cose cui ci ha abituato, ma è normale che l'Atalanta vada a premunirsi in quel ruolo. Sappiamo come migliorano i talenti da Gasperini, nella sua scuola può fare come Malinovskyi. Sono acquisti mirati, anche come spesa".
Chi le ricorda Zaniolo?
"Esprime il concetto di calciatore moderno ed essendo mancino ha qualcosa in più anche a livello di estro. Non saprei a chi paragonarlo del passato, ma nella vecchia numerazione gli avrei dato anche la 10, può farlo. Quella maglia ti responsabilizza, Roma poi è una piazza prestigiosa, difficile ed esigente. Per me è quello più di prospettiva che hanno insieme a Lorenzo Pellegrini. Ora Zaniolo rinnoverà e ci vorrebbe magari un contratto a salire e crescere per obiettivi, così da tenerlo sempre sul pezzo. Ha passato un infortunio, tra l'altro, e secondo me lì ha capito delle cose".
Non si rivede ancora in Tonali?
"Avevo caratteristiche diverse dalle sue, qualcuna magari ce l'aveva anche lui... Ma poi è un predestinato, di prospettiva. Mi spaventano solamente le cifre, mi lasciano un po' così, anche perché dopo il Covid si vede che molte società difficilmente riescono a pagare certe cifre".