De Sisti: "Momento antipatico per i giallorossi ma è presto per giudizi definitivi"
Non si può ancora parlare di crisi perché il campionato è iniziato da poco, ma la Roma è in difficoltà. Tra le critiche di Francesco Totti al suo allenatore di qualche settimana fa, ai risultati che non aiutano la squadra giallorossa. Del momento della Roma e di quello che potrebbe essere il futuro del club della Capitale, Tuttomercatoweb ne ha parlato con l'ex bandiera giallorossa, Giancarlo De Sisti. "La Roma è andata controvento. Le dichiarazioni di tutti erano incentrate su una partenza migliore rispetto all'anno scorso e invece la squadra si è ritrovata ad affrontare con difficoltà forse superiori perché si sono innescate delle situazioni antipatiche, basti pensare che l'allenatore ha fatto la conferenza a senso unico, i problemi sono arrivati troppo presto. E' un momento antipatico, ma siamo all'inizio ed è ancora presto per esprimere giudizi definitivi".
Ma come se non bastasse Totti giorni fa ha criticato l'allenatore, affermando di aver visto una squadra che è tornata al catenaccio.
"Il fatto che un calciatore, anche se è quello più importante, dica che la squadra ha giocato dietro, non favorisce l'allenatore. Può anche darsi che la squadra non ce l'abbia fatta ad uscire fuori. Per come ho vissuto tanti anni il calcio, credo che se queste cose venissero dette nel giusto contesto avrebbero maggiore efficacia. Non è un buon vivere e va al di là di questi quattro risultati indesiderati".
Spazio al mercato: acquistato Adriano, arriva anche Borriello. L'ex attaccante del Milan non rischia di oscurare, ulteriormente, il brasiliano?
"Non so se Adriano fosse un colpo di mercato, perché nel momento in cui è stato preso aveva tutte le caratteristiche dell'incertezza. Se Adriano torna quello che era, se Adriano non beve, se Adriano fa una vita tranquilla, può tornare un giocatore importante. Ma quanti se ho detto? Certo, se uno prende Adriano sperando che torni al massimo e poi va a prendere Borriello qualcosa non va: è ovvio che il tifoso o lo sportivo in genere si interroga. Se vuoi aspettare Adriano puoi anche far giocare Okaka e invece la Roma ha preso Borriello e questa filosofia è stata condivisa da tutti. L'acquisto dell'ex attaccante del Milan è stato condiviso da tutti. Se è stato preso Adriano evidentemente il brasiliano è stato valutato, oppure, contrariamente alle critiche di Totti, vuole giocare con una maggiore spinta offensiva. Gli espertoni hanno detto che la Roma ha fatto una delle migliore campagna acquisti della Roma".
Che voto dà al mercato della Roma?
"Facile dire che qualcosa non è andata. Ci sono pochi esterni, delle incongruenze. La Roma non può fare tanto mercato perché ha dei problemi, quindi è chiaro che si parla sempre di pagare solo l'ingaggio, ma, faccio un esempio su Simplicio: magari ai miei tempi m'avessero dato due milioni all'anno, da giocare svincolato e senza essere un punto fermo della squadra! Avrei fatto i salti mortali. Sono andati via Guberti e Cerci e ora, la Roma, a parte Taddei, non ha grandi esterni. Ci sono tanti perché, ma tutti hanno detto che la Roma sarebbe stata la principale antagonista dell'Inter e nessuno ha messo in discussione tutti questi interrogativi. Comunque, per quanto riguarda il mercato giallorosso, mi mantengo su un voto alto e quindi darei un 7".
Angelini, Angelucci e Fedun della Lukoil. Chi è l'aquirente giusto per la Roma?
"Chiunque sia è bene che intervenga presto perché la Roma oltre al grande pubblico che si ritrova, deve avere sempre un portafogli gonfio. Credo che Angelucci e Angelini abbiano una fetta di cuore giallorosso, al contrario dei russi. Comunque, questa, è una pratica che va sistemata. Per me Angelucci e Angelini sono due soggetti che possono fare il bene della Roma, ho sentito parlare di Angelucci giorni fa, mentre Angelini anche l'anno scorso. Punto Angelini, ma non me ne frega niente, basta che risolvano i problemi della Roma".