Curci: "La Roma spende tanto ma non vince, in città manca equilibrio"
L'intervista del portiere dell'AFC Eskilstuna Gianluca Curci - ex Roma, Bologna e Siena - ai microfoni di RMC Sport:
"Qui in Svezia mi sono ambientato subito, ho conosciuto persone fantastiche ma è tutto diverso dall'Italia: stadi, ambiente, stipendi e televisioni. La gente, anche se pareggi o perdi, ti lascia tranquillo mentre da noi c'è più tensione. Anche se insieme a quello inglese, il campionato italiano, di A e di B, rimane per me il più bello al mondo: spero quindi di tornarci, è il mio primo obiettivo anche perchè ho due figli lì".
Perchè a Roma è così difficile vincere?
"Roma, tra radio, televisioni e tifosi, ti può dare e togliere tanto. Quando vai bene, l'entusiasmo è alle stelle, ma è difficile trovare l'equilibrio giusto a differenza di altre città come Torino. Non mi so proprio spiegare perchè la Roma non vinca una coppa da così tanto tempo, perchè comunque la società di soldi ne ha spesi".
Sei stato allenato da Capello, Spalletti, Pioli e Giampaolo....
"Tutti mi hanno insegnato qualcosa. Ricordo Spalletti alla Roma per la vittoria in Coppa Italia, il mio primo trofeo personale. Giampaolo è un maestro di calcio, oltre a essere una persona fantastica. Senza nulla togliere agli altri, tatticamente era il più preparato e lo è ancora".
Sei stato vittima lì in Svezia di qualche sfottò dopo l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale?
"Nella città dove sono io ci sono tanti stranieri, c'è un mix di etnie, quindi me la sono cavata. Ho sofferto molto invece in Germania, quando abbiamo perso ai rigori all'Europeo in Francia".