Cucchi: "La Roma comincia a essere conosciuta, il ritorno di Totti cambierà le carte in tavola"

03.12.2013 11:04 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com
Cucchi: "La Roma comincia a essere conosciuta, il ritorno di Totti cambierà le carte in tavola"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Riccardo Cucchi, radiocronista Rai, in occasione della Hall of Fame a Firenze, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com del campionato.

Juventus di nuovo al vertice della classifica, a questo punto è lecito pensare che non mollerà più il primo posto?
"E' il di nuovo che non mi convince, ero convinto che sarebbe arrivata dove è adesso, perché è chiaro che ha qualcosa in più delle altre. E' una squsdra attrezzata che ha la mentalità per vincere e ha un allenatore, che mi permetto di dire, sa più di tanti altri bravi allenatori, come far vincere le sue squadre, sa come metterle in campo, come motivarle. Credo che la Juventus abbia qualcosa in più di molte altre squadre italiane".

Una serie di pareggi consecutivi, che è successo alla Roma?
"Ha fatto un percorso straordinario in partenza, credo che non sia stata casuale, rimane comunque in corsa, sarà una delle avversarie possibili per la Juventus, se non l'unica, ma è chiaro che un trend di quel tipo non poteva essere mantenuto in eternità. C'è il problema che questa squadra comincia a essere conosciuta, quindi anche gli avversari, come l'Atalanta, per esempio, che sulla carte è formalmente più debole, è in grando di trovare le contromisure per poter bloccare una squadra, che però risente molto dell'assenza di Totti. Il suo ritorno cambierà le carte in tavola".

Quanto si sente l'assenza di Totti?
"Molto, penso sia l'ultimo, spero di no, dei grandi giocatori italiani. Nonostante l'età è uno di quei giocatori che sa cosa fare veramente con il pallone, sa come indirizzarlo, favorisce l'inserimento dei suoi compagni di squadra. Ha le idee e soluzioni che spesso nel nostro calcio mancano, anche perché mancano i talenti".

Il Milan sta tornando?
"Due bei segnali, quello di Glasgow e Catania, indicano che il Milan sta rialzando la testa, sono convinto che la squadra abbia dei limiti tecnici, legata a una campagna acquisti e cessioni probabilmente non troppo brillante, non credo che possa competere per il titolo, ma non dimentichiamoci al rimonta dello scorso anno. Starei calmo a dare giudizi negativi su un Milan che ha nel suo Dna la capacità di risolvere anche le situazioni più complicate e ha un tecnico davvero molto bravo".