Crotone, Vrenna: "Altre due-tre operazioni in entrata e in uscita". AUDIO!
Raffaele Vrenna, dg del Crotone, è intervenuto in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto:
Il Milan?
"Il Milan viene da tanti risultati utili consecutivi, e un post-lockdown importante: hanno giovani forti e hanno speso tanto per averli, ma quella di ieri è stata una partita discreta da tutte e due le parti".
C'è qualche situazione su cui serve intervenire?
"Sicuramente qualcosa da fare c'è ancora: almeno due-tre operazioni sia in entrata che in uscita. Sia a Genova che col Milan ho visto una squadra che ha giocato un buon calcio e pagato gli episodi. Non mi preoccupa il prosieguo del campionato, sappiamo che il nostro obiettivo è la salvezza e dobbiamo rimanere concentrati sull'idea di giocarcela con altre tre-quattro squadre".
Qual è il suo pensiero sui cinque cambi?
"Sicuramente è un valore aggiunto per le big e le rose più ampie, hanno giocatori capaci di fare la differenza. Oggi c'è possibilità più ampia di decidere e una squadra più completa ti può far male. Comunque, come li hanno loro i cinque cambi, li abbiamo anche noi".
Su quali avversarie farete la corsa?
"Purtroppo noi siamo la vittima sacrificale assieme allo Spezia: il Benevento ha vinto la scorsa partita, ma non sta a me decidere quali siano le concorrenti".
Sentite di avere un gap importante tra voi neo-promosse e le altre?
"Abbiamo lavorato acquistando giocatori importanti, anche le altre si sono rafforzate e là sotto il campionato mi sembra abbastanza equilibrato. Ci sono rose che a guardarle ci si spaventa, ma andremo a giocarcela con tutti".
Dal punto di vista degli stadi si sta peccando di gioco d'anticipo?
"Penso che l'Italia abbia gestito la situazione Covid meglio di chiunque altro in Europa. C'è un'emergenza sì, ma molto ridotta assieme ad altri paesi: è un po' come la Germania, anzi a numeri molto meglio, e loro gli stadi li hanno aperti. Le prime in casa per noi sono poi Atalanta, Lazio, Milan e Napoli: perdiamo davvero tanti incassi. Aprire lo stadio solo a 1000 persone non mi sembra corretto, a quel punto meglio tenerlo chiuso. Ricordiamoci che per stare in Serie A ci vogliono stadi omologati alle normative UEFA: alcuni saranno anche obsoleti, ma determinate prerogative per mettere un 25-30% di tifosi si può fare".
Lato sponsorizzazioni invece?
"Le aziende investono meno. I nostri sponsor ci hanno aiutato: non ci hanno abbandonati, soprattutto San Vincenzo, quello principale, che ci è stato davvero vicino. Certo, chi era intenzionato ad investire ha tirato dietro al mano".