Corte di Giustizia Federale: "Improponibile il ricorso presentato dalla Roma"
E' attesa per il pomeriggio di oggi la decisione della Corte di Giustizia Federale sulla partita di Coppa Italia tra Fiorentina e Roma, al momento programmata allo Stadio Artemio Franchi di Firenze per l'applicazione dell'art 3, comma 7, del Regolamento della Tim Cup ("se due Società che disputano le gare interne sul medesimo campo hanno concomitanza di gare dei quarti di finale in casa, la vincente della Competizione o, in subordine, la Società meglio classificata in Campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la Competizione mantiene il diritto di giocare in casa, mentre l’altra subisce l’inversione del campo") e la concomitanza della sfida dei giallorossi con quella tra Lazio e Catania. Sono poche le speranze della Roma di ottenere una nuova inversione di campo, e una decisione verrà presa al termine dell'udienza avrà inizio alle ore 15.00
19.42 - Questo il comunicato ufficiale, pubblicato sul sito della Figc: "La C.G.F., visto l’atto di contestuale significazione e reclamo presentato dalla società A.S. Roma S.p.A. di Roma, visti gli atti del procedimento, nonché le memorie delle parti, considerato che non spetta alla Corte alcuna valutazione circa l’atto di significazione rivolto direttamente alla Lega di appartenenza, con richiesta di determinazione in merito da parte della Lega stessa, la C.G.F., visti i limiti fissati dall’ordinamento di settore alla propria potestas iudicandi, dichiara il reclamo improponibile".
19.40 - Secondo quanto dichiarato dall'emittente satellitare Sky Sport, la Corte di Giustizia Federale si sarebbe dichiarata incompetente nell'esprimere un giudizio in merito all'istanza presentata dalla Roma, reputando improponibile la richiesta della società giallorossa.
16.20 - Baldini lascia il palazzo della Federcalcio: "La Corte è riunita in camera di consiglio ed emetterà un punto di vista, ammesso che lo abbia, perché la Lega e la Fiorentina dicono che non è un organo competente, cosa che noi pensiamo che sia. Dibattimento lungo? Sì, perché ognuno di noi pensa di essere nel giusto come è logico che sia altrimenti non intraprendi certe iniziative. Se lo abbiamo fatto è perché volevamo tutelare un diritto di giocare in casa come da calendario e un dovere per i tifosi di poterla vedere in casa mentre a Firenze, per la tessera del tifoso, non potranno andare in tanti. La concomitanza? E' quello il nostro dubbio. Problema interpretativo? Non contestiamo il regolamento, ma secondo noi lo stesso regolamento è stato interpretato favorendo un diritto secondario. La Roma si sta facendo sentire di più? La Roma si è sempre fatta sentire nei modi, nei tempi e nelle sedi opportune senza fare piazzate, al contrario di altre società che pensano che alzando la voce otterranno maggiori risultati. Sia chiaro che ogni volta che avremo un minimo diritto, o penseremo di averlo, questo sarà sempre difeso nel limite del possibile, in maniera lecita e nelle sedi opportune. Non so come finirà, ma in ogni caso avremo dato un piccolo contributo perché un caso del genere non ricapiti in futuro. Qualunque sia il parere, quello per noi sarà vincolante e a quello ci atterremo senza nessun'altra replica. Beretta? La sua è una posizione legittima, perché ritiene di aver applicato alla lettera il regolamento, noi no. L'atteggiamento della Fiorentina, con la vendita anticipata dei tagliandi, ha messo una leggera pressione alla Corte Federale. Tutto questo per la Coppa Italia? L'avremmo fatto in qualsiasi caso avremmo reputato fosse un nostro diritto".
15.50 - Inizia l'udienza.
14.55 - Arriva il Direttore Generale della Roma Franco Baldini, che entra in aula.