Chiambretti: "In avanti il Torino può far male alla Roma. Totti è immortale"
Il conduttore televisivo e speaker radiofonico, Piero Chiambretti, ha parlato della sfida di lunedì prossimo tra la Roma e il Torino, di cui lui è un grande tifoso. Di seguito le sue parole.
Lunedì di campionato per Roma e Torino. I granata non sbagliano un colpo in trasferta mentre i giallorossi sono molto fragili in casa. Sembra la partita perfetta per la sua squadra del cuore?
"Sulla carta sembrerebbe una passeggiata, poi puntualmente come succede alla Roma che dovrebbe fare un sol boccone delle squadre più deboli, questo tipo di partite finisce sempre con un risultato a sorpresa. Indubbiamente è una gara che sulla carta il Torino può per lo meno controllare. Poi come si dice in questi casi, il tasso tecnico della Roma è superiore".
Chi deve temere maggiormente la Roma tra i giocatori del Torino?
"Non deve temere un giocatore nello specifico, perché quello di Ventura è un gioco collettivo, quindi probabilmente la Roma deve fare attenzione un po' a tutti perché davanti al portiere, solitamente, contro squadre molto chiuse, il Torino riesce a portare sempre uno, due, tre volte un suo attaccante. Considerato che la Roma ha una difesa che, probabilmente, potrebbe far male solo al ministro della Difesa, è possibile che davanti alla sua porta arrivino 4-5 giocatori del Toro, non solo gli attaccanti ma anche i difensori. Ad esempio gli esterni, che nella squadra di Ventura sono molto importanti e potrebbero essere una chiave della partita. Se il Torino va avanti può far male alla Roma. Se la Roma va avanti può fare male al Torino, per cui prevedo una partita aperta", dichiara Chiambretti a romanews.eu.
A lei piace Zeman?
"A me piace molto perché è un uomo senza regole. Certamente se fossi tifoso della Roma - cosa che non sono ma mi definisco simpatizzante ed ho sempre detto che è la mia seconda squadra - sarei preoccupato: il campionato è di nuovo lontanissimo, le coppe pure e il derby ancora brucia. Zeman ha tutto il mio rispetto, ma visto che nel calcio contano i risultati qualche problema l'avrei".
Recentemente Arrigo Sacchi all'interno della sua trasmissione su Radio 2 Rai ha bacchettato De Rossi per la manata a Mauri nel derby. Condivide le parole dell'ex ct azzurro?
«Beh, Sacchi è un uomo duro, è un pugno di ferro, è uno che disse la famosa frase "O io, o Van Basten", quindi può tranquillamente richiamare De Rossi a una sportività che un campione della sua stazza deve sempre tener presente».
Lei che di numeri 10 se ne intende, visto che gli ha dedicato il nome della sua trasmissione radiofonica, cosa pensa di Francesco Totti che a 36 anni è ancora il giocatore più decisivo della Roma?
"Totti è immortale come Paul McCartney e Mick Jagger, un giorno lo chiuderanno in un cofanetto come fanno con i dischi!".
Un pronostico su Roma-Torino?
"Finisce 1-2".