Carmine Esposito: "Dzeko? Dire che era un brocco fa molto ridere. L'Empoli deve rischiare qualcosa, inutile difendersi"

30.10.2016 09:50 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Roma Talk Radio
Carmine Esposito: "Dzeko? Dire che era un brocco fa molto ridere. L'Empoli deve rischiare qualcosa, inutile difendersi"
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Carmine Esposito, ex giocatore dell'Empoli allenato da Luciano Spalletti, ha rilasciato una lunga intervista a Roma Talk Radio:

Che ricordi ha di Spalletti?
“Luciano è sempre stato un amico e un grandissimo allenatore. Non lasciava mai niente al caso, era molto pignolo e discutevamo spesso, si vedeva già che sarebbe diventato un grande tecnico. In questi anni ha fatto bene ovunque è andato e in tutto quello che sta facendo alla Roma c’è la sua mano”.

Ci racconta qualche retroscena di spogliatoio con Spalletti?
“Luciano bisogna conoscerlo per amarlo, è una persona molto genuina. Mi ricordo che quando andammo a giocare la finale playoff a Modena ci ha portato sulle giostre (ride, ndr). Sono stato male tutta la notte e tutti mi hanno preso in giro per tutto il tempo mentre ero in camera. Luciano è sempre stato molto generoso, conosceva tutto di tutti, è un uomo eccezionale”.

Com’è passare da calciatore ad allenatore?
“Nonostante i 45 anni mai avrei pensato di lasciare il calcio, volevo divertirmi ancora ma mi è scattata questa cosa di allenare, gli ultimi tre anni li ho passati a Empoli, ho intrapreso un percorso difficile. Treviso è una società da Lega Pro, è una piazza esigente. È bello e stimolante, mi rispecchio un po’ in Spalletti; spero di vincere il campionato ma sarà difficilissimo”.

La rosa della Roma non è ben costruita in difesa o dipende dall’approccio offensivo di Spalletti?
“Sono più propenso alla seconda ipotesi: Luciano cura molto la fase difensiva ma ha un gioco votato all’attacco, è normale che conceda qualcosa agli avversari. In Serie A ogni piccola distrazione viene punita. La Roma avrebbe dovuto prendere un centrale forte ma la rosa è forte, con Luciano però si rischierà sempre, perché il suo credo è l’attacco”.

Un giudizio su Skorupski, Paredes e Mario Rui?
“Parliamo di tre giocatori straordinari: Paredes mi ha impressionato lo scorso anno, Skorupski è uno dei portieri più forti della Serie A, pensavo quest’anno sarebbe tornato a Roma perché è un grandissimo portiere. Stravedevo per Mario Rui, calciatore che tira ottime punizioni è uno dei più forti nel suo ruolo. Peccato si sia fatto male perché con Spalletti sarebbe andato subito a nozze”.

Come vede la trasformazione di Dzeko?
“Dzeko ha fatto gol ovunque è andato, dire che era un brocco fa molto ridere. La Serie A è il campionato più difficile, non è semplice fare gol. Lui i gol li ha sempre fatti, quest’anno sta dimostrando di essere entrato nei meccanismi di Spalletti, che non sempre sono facili da capire. Luciano ha sempre difeso Dzeko, quest’anno rischia seriamente di vincere la classifica dei capocannonieri”.

Dopo Rüdiger e Mario Rui, anche Florenzi ha rimediato un infortunio grave. Come si riprende un calciatore da un infortunio così?
“Non è facile, l’importante è avere l’apporto della famiglia alle spalle. Oltre a quello, anche il supporto della famiglia calcistica”.

Come si spiega le difficoltà dell’Empoli?
“Da quello che vedo ci sono molti problemi dal centrocampo in su. Martusciello sta lavorando molto sulla difesa ma la squadra ha poco equilibrio. Quest’anno la responsabilità era stata messa sulle spalle di Saponara, che però ha la pubalgia e non riesce ad esprimersi. Per salvarsi l’Empoli deve comprare un altro attaccante, anche se domani mi aspetto una gran partita”.

Empoli-Roma: l’attacco più prolifico della Serie A contro il più sterile.
“Sarà una bella partita, con tanti gol. L’Empoli dovrebbe rischiare qualcosa, gioca contro una squadra fortissima che il gol prima o poi lo segna, è inutile difendersi”.